Bassa Romagna in lutto: addio al giornalista Arrigo Antonellini
Il funerale si svolgerà lunedì alle 11 alla chiesa di San Gabriele a Lugo
Sindaci e i giornalisti degli Uffici Stampa dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Arrigo Antonellini. Nato a Lugo il 6 settembre del 1949, ha lavorato dal 1977 al 2009 nel settore studi e programmazione territoriale della Provincia di Ravenna, settore del quale dal 1989 è stato dirigente fino alla pensione. Figura perno delle Acli della provincia di Ravenna, da sempre impegnato nel sociale e appassionato di informazione, è stato fondatore e direttore per 14 anni della testata online PavaglioneLugo.net. È deceduto venerdì dopo una breve malattia. Aveva 71 anni, lascia la moglie e due figli.
Lo piange anche il Circolo Schermistico Lughese: "Arrigo era nostro socio storico e figlio di Achille, fondatore e primo presidente della Società, al quale è intitolata la nostra sala. Arrigo ha sempre seguito con partecipazione e interesse le vicende della nostra Società, dopo aver praticato la scherma in gioventù, in quella generazione che ha espresso anche i nostri Maestri Fulvio Barcucci e Guido Marzari. Tutta la comunità della scherma lughese è vicina alla famiglia di Arrigo in questo momento di dolore". Il funerale si svolgerà lunedì alle 11 alla chiesa di San Gabriele a Lugo.
Gianfranco Spadoni, vice presidente di Lista per Ravenna, lo ricorda come un "omo con spiccata dedizione per l’associazionismo e il volontariato, storico Aclista pieno di idee e di iniziative, valido dirigente della Provincia di Ravenna, ma ancor prima di tutto questo, ottima persona nei modi, nell’ approccio con il suo prossimo senza fare distinzioni fra tutte le posizioni politiche-partitiche rispetto alle quali aveva un grande rispetto. All’interno dell’Amministrazione provinciale si occupava del territorio e non lesinava consigli e suggerimenti a chiunque rappresentasse gli eletti. Questo era il suo senso di democrazia e di vera apertura e piena disponibilità verso il prossimo".
"Quante chiacchierate abbiamo fatto nel suo ufficio, quanti consigli e suggerimenti rispetto alle pratiche e alle delibere in discussione consigliare: il suo era un modo di fare aperto, sempre propositivo e ottimista. Non posso anche non ricordare alcuni incontri promossi dalle Acli in cui mi ha coinvolto ben sapendo che forse non ero perfettamente allineato con il suo pensiero, ma a lui interessava la discussione, il confronto, l’approfondimento degli argomenti; così pure mi chiedeva sempre alcuni pezzi da pubblicare nei suoi giornali di cui si occupava con un impegno davvero ammirevole - prosegue -. Resta un grande ricordo di storico militante delle Acli, dirigente della Provincia, giornalista, impegnato nel volontariato e nell’associazionismo, ma soprattutto, come si dice spesso qui in Romagna, era davvero un “galantuomo”. Alla famiglia le più sentite condoglianze unite ad una preghiera rivolta ad una brava persona".