Bassa Romagna, l'Unione dà nuova vita alle scarpe da ginnastiche usate
Nella prima fase (inverno 2017/18) vengono realizzati materiali informativi in formato digitale e una capillare opera di sensibilizzazione rivolta a scuole, società sportive, quartieri
I Comuni e il Ceas dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna aderiscono alla settimana europea per la riduzione rifiuti (18-26 novembre 2017), con il progetto “Le tue scarpe al Centro!”, lanciato congiuntamente da Arpae Emilia-Romagna e dai Centri di educazione alla sostenibilità di tutta la regione, assieme ai gestori dei rifiuti. Il progetto prende il via in questi giorni e non casualmente si colloca nella settimana europea rifiuti che quest'anno ha come tema “la seconda vita degli oggetti”.
Si articola in due fasi: nella prima (inverno 2017/18) vengono realizzati materiali informativi in formato digitale e una capillare opera di sensibilizzazione rivolta a scuole, società sportive, quartieri. Saranno in tal senso utilizzate apposite metodologie e strumenti comunicativi (marketing sociale, social media), educativi (learning by doing, ovvero apprendimento attivo), e partecipativi (e-democracy, social media, flash mob). Nella seconda fase (primavera 2018) ragazzi, cittadini, sportivi saranno protagonisti, partecipando a decine di eventi nelle città nei quali porteranno le loro scarpe da ginnastica usurate. Queste ultime saranno poi concentrate grazie ai gestori dei rifiuti e appositamente trattate per diventare un granulato di morbida gomma e quindi dei tappetini utili ad allestire le aree giochi dei bambini nei parchi pubblici.
“Il progetto fa toccare con mano ai cittadini cos'è l'economia circolare e il ruolo attivo che possono svolgere i consumatori (prosumer) in collaborazione con imprese e municipalità - ha sottolineato il sindaco Paola Pula, referente per l’Ambiente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna -. Una azione motivante che accresce l'empowerment delle comunità locali e stimola lo sviluppo di nuovi processi produttivi circolari che danno nuova vita alla materia”. Il progetto mobilita complessivamente 14 Ceas dell'intero territorio regionale (capofila è il Ceas “La Raganella” dell’Unione dei Comuni area nord Modena) che afferiscono a 48 Comuni e a 7 gestori dei rifiuti (Iren, Aimag, Geovest, Sabar, Hera, Clara, Soelia).
I risultati prodotti saranno rendicontati puntualmente: numero di scarpe raccolte, e quindi quanto granulato prodotto con la frammentazione e trattamento dei materiali; numero di cittadini e stakeholder che contribuiranno attivamente in ciascun territorio; visualizzazioni sui portali web e sui canali social nonchè l'impatto sui media locali. Infine, il progetto vuole essere benefico oltre che virtuoso: si propone infatti di donare quanto realizzato (il granulato e i tappetini morbidi) a uno o più Comuni interessati dal sisma in centro Italia per l'allestimento delle loro aree giochi.