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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagnacavallo

Bassa Romagna, siglato l'accordo per le rette delle strutture per anziani

È stato firmato questa mattina in Municipio a Bagnacavallo tra le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil, il sindaco referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Laura Rossi e il direttore del Distretto sanitario di Lugo

È stato firmato questa mattina in Municipio a Bagnacavallo tra le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil, il sindaco referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Laura Rossi e il direttore del Distretto sanitario di Lugo, Marisa Bianchin, il “Verbale d’intesa per la determinazione delle rette delle strutture accreditate residenziali e semiresidenziali per anziani”. Il verbale dà atto di un’articolata concertazione che ha portato alla condivisione del percorso di adeguamento delle rette a carico degli utenti delle strutture e dei servizi di Casa protetta, Rsa e Centri diurni per anziani, a partire dal mese di settembre 2011 per tutto il periodo di accreditamento transitorio (fino a dicembre 2013).

Le rette giornaliere a carico dell’utente definite per l’anno 2011, applicate a partire da settembre, comportano una previsione di incremento rispetto all’anno precedente pari in media all’1,9%, con aumenti che variano da 60 centesimi a 2 euro. Restano però invariate le rette delle Rsa (San Domenico di Lugo, San Rocco di Fusignano e F.lli Bedeschi di Bagnacavallo) e la retta della Casa protetta Reale di Alfonsine. Nonostante l’aumento, la retta media delle Case protette del Distretto di Lugo si attesta attorno ai 45 euro per l’anno 2011 e ai 47 euro a regime nel triennio, rispetto a una proiezione regionale pari a 49,50.

L’ampio confronto sviluppato ha portato le parti a convergere sull’opportunità di assumere il principio della sostenibilità e della ripartizione su più annualità degli incrementi derivanti dal completamento dell’internalizzazione del personale nelle strutture individuate per la gestione diretta da parte dell’Asp, dal rinnovando contratto di lavoro della cooperazione sociale, dall’inflazione e dall’innalzamento dei parametri assistenziali e qualitativi previsti dall’accreditamento.

Il contenimento degli incrementi delle rette, conseguenti all’aumento del costo dei diversi fattori produttivi necessari a realizzare il servizio, è reso possibile dallo sforzo congiunto di più soggetti: utilizzo dell’avanzo di amministrazione realizzato dall’Asp nei precedenti esercizi, riduzione dell’incidenza dei costi edilizi, conferma dell’impegno dei Comuni di Alfonsine e Massa Lombarda nel sostenere economicamente il percorso di aumento delle rette a carico dei propri cittadini.
Il verbale d’intesa dà inoltre conto degli impegni assunti dal Distretto e dall’Unione dei Comuni nel mantenere un costante monitoraggio e la verifica congiunta sul percorso di accreditamento e miglioramento del servizio reso agli anziani.

Il drastico ridimensionamento dei fondi statali di carattere sociale deciso con la manovra finanziaria per il 2011 rischia di determinare una pesante riduzione di importanti politiche socio-assistenziali. La manovra di bilancio del Governo per il 2011 ha cancellato ogni stanziamento statale per il fondo per la non autosufficienza, pari per il nostro Distretto a circa 700.000 euro. Complessivamente la riduzione dei fondi statali di carattere sociale (politiche per la famiglia, pari opportunità, politiche giovanili, fondo infanzia e adolescenza, fondo politiche sociali, fondo affitto, ecc.) ha comportato rispetto al 2010 un taglio pari al 76,3% delle risorse. Ciononostante ad oggi in ambito distrettuale sono state garantite risorse analoghe grazie all’intervento dell’Unione e dei Comuni della Bassa Romagna, concertato con le Organizzazioni Sindacali, a tutela del mantenimento dei servizi ai cittadini.

In questo panorama di risorse calanti e bisogni crescenti, non è a rischio soltanto la sostenibilità economica dei servizi, ma la stessa possibilità di continuare a garantirli. L’accordo raggiunto è pertanto un positivo segnale di assunzione di consapevolezza circa la necessità di bilanciare le risorse disponibili, garantendo la continuità non solo del servizio di Casa protetta per gli anziani, ma anche degli interventi destinati alla assistenza domiciliare, alla cura dei disabili, ai servizi per l’infanzia, al sostegno per le famiglie in difficoltà.

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