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Cronaca

Ben 52 albergatori indagati per la tassa di soggiorno, tra questi anche l'ex consigliere Bucci

L'udienza preliminare è stata fissata per dicembre. Il nome di Bucci è inserito tra 52 albergatori ravennati indagati per la stessa ragione in relazione agli anni 2018-2019

La Procura di Ravenna ha chiesto il rinvio a giudizio di Maurizio Bucci, noto albergatore ravennate ed ex consigliere comunale di opposizione del centrodestra, per l'ipotesi di peculato continuato in relazione al mancato versamento di quote legate all'imposta di soggiorno di due strutture ricettive di cui l'accusato è gestore. A riferire dell'atto giudiziario è l'Agenzia Ansa. L'udienza preliminare è stata fissata per dicembre. Il nome di Bucci è inserito tra 52 albergatori ravennati indagati per la stessa ragione in relazione agli anni 2018-2019. Secondo le denunce di Ravenna Entrate presentate alla polizia locale, in quel biennio le imposte di soggiorno evase ammontano a più di 421 mila euro (il Comune di Ravenna raccoglie a questa voce circa 2 milioni di euro all'anno), quasi tutti in via di rateizzazione. Per quanto riguarda Bucci, per gli anni tra il 2015 e il 2017 non erano stati versati a Ravenna Entrate oltre 80 mila euro: l'albergatore li sta rateizzzando e ha già versato più di 50 mila euro. La contestazione penale nasce dal fatto che un albergatore che raccolga imposte per conto dell'Erario, sia giuridicamente inquadrato come incaricato di pubblico servizio. Tuttavia il recente decreto rilancio ha stabilito, tra le altre cose, che all'omesso versamento debba corrispondere una sola sanzione amministrativa.

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