Benessere animale, dopo un lungo parto ecco il regolamento

Divieto di tenere i cani alla catena e di sfruttarli per l'accattonaggio sotto i quattro mesi o in condizioni di incuria e maltrattamento. Niente parametri per recinti e box in assenza di una previsione regionale. Dopo un lungo parto, e sei sedute di commissione, il Comune di Ravenna ha il suo regolamento per la tutela e il benessere degli animali. Approvato giovedì dal Consiglio comunale con 21 voti favorevoli e sei astenuti.

Per l'assessore Giovanna Piaia, è stato raggiunto un "equilibrato interesse delle istanze animaliste, dando applicazione a regole nel miglioramento possibile della tutela etologica". Senza pero'' creare un testo eccessivamente pesante, che rendesse anche difficili i controlli sull'applicazione. Il regolamento, entra nel dettaglio l'assessore, punta al contrasto del randagismo e a una popolazione di cani e gatti sterilizzati, regola l''anagrafe degli animali, prevedendo l'obbligo di registrazione. Previsto anche un "alto" numero di spazi aperti attrezzati e la necessita' di organizzare giornate di conoscenza e formazione e di prevedere "tempestive risposte sui ritrovamenti, specie in caso di ferite e difficoltà".

Per quanto riguarda la criticità dei cani alla catena è la legge regionale, spiega Piaia, a prevedere il divieto salvo eccezioni certificate dal medico veterinario. Nel regolamento è appunto assente la definizione delle misure dei recinti "per motivi di ragionevolezza", dato che è intenzione di Viale Aldo Moro legiferare in materia. Specificate infine anche le sanzioni non previste a livello regionale, come quella da 150 a 450 euro per colorazione degli animali. Come detto nessun voto contrario e il consigliere del Pd Daniele Perini chiude la discussione con un pizzico di ironia: "Vorrei lo stesso regolamento e pari attenzione anche per gli anziani". (Agenzia Dire)