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Cronaca

Berkan B, reato ridimensionato in inquinamento colposo: condanna e sanzione per Autorità Portuale

Le associazioni ambientaliste: "Riconosciuta la responsabilità penale dell’Autorità di Sistema Portuale. La nostra denuncia è stata utile"

Le associazioni ambientaliste sorridono per la sentenza di primo grado nel procedimento relativo all'affondamento della motonave Berkan B nel porto di Ravenna, con il riconoscimento del reato di inquinamento colposo. Lunedì il Tribunale di Ravenna ha infatti assolto Paolo Ferrandino, ex segretario dell’Autorità Portuale, ma ha condannato, pur ridimensionando l'accusa, Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale, che ora dovrà pagare una sanzione di 8mila euro per inquinamento colposo.

Quindi è stata "riconosciuta la responsabilità penale dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna - affermano le associazioni costituitesi parte civile, Italia Nostra, Oipa Italia, Legambiente Emilia-Romagna, Wwf Italia, Anpana e Nogez che aggiungono - la doppia denuncia presentata nel 2019 da Italia Nostra è stata utile, in primo luogo ai fini della bonifica del sito dalla presenza del relitto e del suo carico di morte a pochi passi dalla Pialassa Piomboni, sito protetto Rete Natura 2000. Non è dato infatti sapere se, senza l’azione intrapresa, la bonifica e la rimozione della struttura metallica sarebbe stata effettuata". La nave Berkan B, abbandonata da anni nel porto di Ravenna si è spezzata in due nell'ottobre 2017 causando poi uno sversamento di idrocarburi nelle acque della Pialassa Piomboni. Il relitto della Berkan B è stato smantellato e infine rimosso solo alla fine del 2021.

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