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Cronaca

Berkan B, un presidio al Tribunale: "Sia fatta chiarezza sulle responsabilità del disastro"

L'azione del Collettivo Autonomo Ravennate: "Non ci fermeremo fino a che il Porto di Ravenna non sarà liberato dall’ultimo relitto"

Non si ferma l’attenzione del Collettivo Autonomo Ravennate sulla questione Berkan B. In occasione della terza udienza preliminare del processo il Collettivo annuncia un nuovo presidio davanti al Tribunale di Ravenna venerdì dalle 10 alle 13 e afferma che la loro azione "non si fermerà fino a che il Porto di Ravenna non sarà liberato dall’ultimo relitto e non verrà fatta piena chiarezza sulle responsabilità del disastro". 

"Disastro tuttora in corso - prosegue il Collettivo che lancia una dura accusa contro l’Autorità Portuale di Ravenna - tronconi del relitto ricoperti di uno spesso strato di catrame derivato dagli sversamenti dei carburanti della nave nelle acque portuali sono stati sollevati e poi ributtati in acqua durante i tentativi falliti di sollevamento, definiti normali 'test' dall’Autorità Portuale di Ravenna. E se pensiamo che parte di questo catrame questa estate era di nuovo disperso in acqua, liquefatto dalle alte temperature. Chissà se anche stavolta ci sono state le stragi di cefali documentate dalla Capitaneria di Porto sopra ed attorno al relitto e fuori dalle panne nel 2019".

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