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Cronaca

Bici vietate sulle dighe foranee: "Un danno anche dal punto di vista turistico"

Nei prossimi giorni Fiab, insieme a tutte le associazioni che vorranno aderire, chiederà un incontro formale con l’Autorità Portuale "per individuare soluzioni efficaci"

L'Autorità Portuale di Ravenna si appresta a realizzare un "giro di vite" sulle regole che vietano l’accesso delle biciclette alle dighe foranee di Marina di Ravenna e di Porto Corsini. "E’ pur vero che in realtà si tratta di far rispettare delle disposizioni già in vigore su strutture che non sono finalizzate allo sfruttamento turistico, bensì allo sviluppo del porto commerciale e industriale - commentano dalla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) ravennate - Ciò nonostante questa decisione lascia un certo rammarico, in quanto questa chiusura è potenzialmente un danno per tutti, anche dal punto di vista turistico. A tal proposito ricordiamo che, in occasione del 30esimo Cicloraduno Nazionale Fiab del 2018 che si è tenuto a Ravenna, una delle escursioni più gradite in termini di adesioni è stata proprio “Un faro in capo al mondo”, che ha condotto i cicloescursionisti venuti da tutta Italia proprio lungo la diga di Marina, partendo dal centro di Ravenna fino a giungere in cima al faro. Condividiamo la necessità di una maggiore informazione sulle regole per l’accesso - come ad esempio l’inserimento della nota nel pannello variabile - e la necessità di proteggere i gestori degli impianti con polizze assicurative adeguate, ma offriamo la nostra disponibilità a un confronto per una fruizione regolamentata anche per la mobilità ciclistica. Per questa ragione nei prossimi giorni Fiab, insieme a tutte le associazioni che vorranno aderire, chiederà un incontro formale con l’Autorità Portuale per individuare soluzioni efficaci".

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