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Cronaca

Giustizia più efficiente, la Procura definisce più di 9mila casi in un anno

Il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, ha presentato il bilancio dell'attività svolte nel 2015 dalla Procura del capoluogo bizantino

Il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, ha presentato il bilancio dell'attività svolte nel 2015 dalla Procura del capoluogo bizantino. “Nel corso del 2015 numerose ed incisive sono proseguite le innovazioni e le modifiche introdotte nell’assetto organizzativo e logistico della Procura, dirette ad incrementare sia lo standard produttivo che la qualità del servizio giustizia”, viene illustrato. 

La Procura vede in servizio 10 magistrati (il totale dell'organico), a cui si aggiungono altri 10 magistrati onorari. Questi i dati: i procedimenti aperti sono stati 9.280 a fronte dei 8.014 del 2014, mentre quelli definiti sono 9.118 (7.770 nell'anno precedente). Risultano pertanto definiti nell’anno 2015 un numero di procedimenti pari a quasi il 98% di quelli sopravvenuti nello stesso periodo, residuando una pendenza media di circa 300 procedimenti per ciascun magistrato, riferibili peraltro, in misura pari 75%, agli anni 2014 e 2015, essendo stato pressoché definito l’arretrato relativo alle annualità precedenti.

La Procura vede attivo un Ufficio Affari Semplici. L’Ufficio è costituito dal procuratore della Repubblica; da due sostituti, uno, Stefano Stargiotti, delegato al coordinamento per i reati da Decreti Penali e seriali, l’altro, Monica Gargiulo, agli affari di competenza del Giudice di Pace. L’Ufficio Affari Semplici è stato istituito dal procuratore della Repubblica con il piano organizzativo entrato in funzione il 10 marzo 2014, e deputato alla trattazione degli procedimenti di non particolare complessità e di rapida definizione, ha prodotto nel 2015 risultati di oggettivo rilievo, trattando ben 4.933 procedimenti penali (2.536 nel 2014), il 68% dei quali (3.368) già definiti (1.147 nel 2014). Evidenti e positivi gli effetti sull’attività dei sostituti procuratori, che hanno così potuto concentrare le principali energie e risorse alla trattazione dei procedimenti compresi nelle due Aree di specialità, e, comunque, di maggiore complessità.

L’attività svolta dai magistrati in merito alla presenza del Pubblico Ministero di udienza si è articolata in 220 udienze preliminari, 224 udienze dibattimentali (collegiali e monocratiche) e 15 udienze davanti alla Corte d’Assise, per complessive 459 udienze nell’anno (493 nel 2014), a cui vanno sommate circa 408 udienze monocratiche (429 nel 2014) nelle quali il pubblico ministero è stato rappresentato dai nove vice procuratori onorari in servizio. Il Casellario Giudiziale ha registrato il rilascio di oltre 48.000 certificati.

Infine nel corso del 2015 sono stati realizzati diversi interventi per assicurare la piena messa in sicurezza degli accessi esterni al palazzo di Giustizia, quali la posa di due tornelli per gli accessi riservati agli avvocati e al personale, l’installazione di una postazione con metal detector per il pubblico, la realizzazione di una guardiola per il personale di vigilanza. E’ in corso l’ indagine di mercato per individuare l’ istituto di vigilanza cui assegnare il servizio di guardiania a tali accessi. Degno di rilievo l’andamento delle spese di giustizia (consulenze, custodie, intercettazioni, indennità varie ) in sensibile diminuzione: si passa da 1.021.000 euro del 2014 a 948.000 euro del 2015.

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