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Cronaca

Bloccati quasi 600 motori elettrici al Porto: multa da 34mila euro per l'importatore

Costante l'attività congiunta di analisi delle merci in arrivo presso il terminal container del Porto di Ravenna

A seguito della costante attività congiunta di analisi delle merci in arrivo presso il terminal container del Porto di Ravenna, nei giorni scorsi i funzionari dell'Agenzia delle accise, dogane e monopoli di Ravenna e i militari della seconda compagnia della Guardia di Finanza ravennate hanno sottoposto a fermo amministrativo 588 motori elettrici, in quanto non possedevano le istruzioni in lingua italiana, con sospensione dello svincolo doganale e contestuale segnalazione al Mise quale Autorità di vigilanza sul mercato.

Inoltre è emerso che l’importatore non ha mai provveduto all’iscrizione nell’apposito registro delle società che importano e commercializzano apparecchiature elettriche ed elettroniche (A.E.E.). Soltanto a seguito della verifica dell’avvenuta iscrizione nell’apposito registro e alla predisposizione delle istruzioni in lingua italiana l’uomo ha ricevuto il consenso all’immissione sul mercato. Nel contempo nei confronti dell’importatore italiano, una società forlivese, è stata comminata una sanzione amministrativa in misura ridotta pari a oltre 34mila euro, se pagata entro 60 giorni.

Ancora una volta la sinergia dell'Agenzia delle accise, dogane e monopoli e della Guardia di Finanza testimonia anche l’attenzione costante riposta, a tutela dei consumatori, nel garantire che le merci importate siano conformi agli standard di sicurezza comunitari, soprattutto per le apparecchiature elettriche ed elettroniche che in caso di malfunzionamento possono provocare anche incidenti gravi per l’incolumità fisica degli utilizzatori.

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