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Cronaca

Bocciato il referendum sull'eutanasia. "Grandissima delusione, ma la speranza è ancora viva"

La Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, a seguito dell'abrogazione, ancorché parziale, della norma sull'omicidio del consenziente cui il quesito mira, non sarebbe preservata la "tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana"

Le firme di più di un milione e duecentomila italiani non sono bastate. Non si va avanti perché il quesito non rispecchia i diritti minimi iscritti nella Costituzione. La Corte costituzionale ha bocciato il referendum sull'eutanasia. La camera di consiglio si è riunita martedì per discutere sull'ammissibilità del referendum 'Abrogazione parziale dell'articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)'.

La Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, a seguito dell'abrogazione, ancorché parziale, della norma sull'omicidio del consenziente cui il quesito mira, non sarebbe preservata la "tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana", in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni. In pratica, poiché qui si parla non di suicidio assistito bensì di omicidio del consenziente, secondo i giudici costituzionali un'abrogazione, pur parziale, del reato avrebbe potuto dare il via a esiti ritenuti inaccettabili.

La bocciatura del referendum, per il quale nei mesi scorsi sono state raccolte firme in tutta Italia, non è andata giù al sindaco di Sant'Agata sul Santerno Enea Emiliani: "Il referendum eutanasia legale non ci sarà, la Corte costituzionale non ha approvato. Oggi è un giorno molto triste. L'impegno di ognuno è stato tanto e la delusione è grandissima. Sono convinto però che non sia stato inutile, abbiamo seminato. Per questo la speranza è ancora viva. Quando servirà ci saremo ancora, forse anche di più".

"Mi auguro che la politica ora smetta di relegare e delegare la discussione sul fine vita - spiega invece il segretario provinciale del Pd Alessandro Barattoni - E spero sia in grado, finalmente, di fare una sintesi che porti avanti la barra dei diritti tenendo insieme la dignità, il valore della vita e la libertà. Perché riguarda tutti i cittadini, a partire da chi soffre, e perché non occuparsene in questi anni non ha migliorato le condizioni di nessuno".

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