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Cronaca Lugo

Un appello per salvare il bocciodromo di Bizzuno: "Non abbandoniamolo"

Il presidente Franco Taroni lancia un segnale di allarme: “Se non troveremo il modo di rilanciare l'attività, non riusciremo a coprire i costi di gestione e saremo costretti a chiudere”.

Sono tempi duri per il gioco delle bocce: l'età dei praticanti si alza, i giovani non si avvicinano più a questa pratica sportiva e i costi di gestione degli impianti aumentano. Nella frazione di Bizzuno c'è una struttura coperta che ospita un campo con fondo sintetico di ottima qualità; negli anni è sempre stata custodita e migliorata dalla società sportiva che la ha ricevuta in gestione dal Comune di Lugo; ora però il presidente Franco Taroni lancia un segnale di allarme: “Se non troveremo il modo di rilanciare l'attività, non riusciremo a coprire i costi di gestione e saremo costretti a chiudere”.

“Sarebbe un vero peccato - commenta l'assessore allo Sport e Decentramento Fabrizio Lolli -, questa struttura che è inserita all'interno del parco potrebbe essere un punto di riferimento per le attività ricreative di Bizzuno e, specialmente durante l'estate, potrebbe ospitare, oltre al gioco delle bocce, tanti eventi per tutti i gusti e per tutte le fasce di età. Voglio lanciare un appello a tutti i cittadini di Bizzuno (e non solo) affinché diano una mano a tenere vivo il bocciodromo, la chiusura significherebbe l'abbandono e il lento declino verso una condizione irreversibile di degrado”. All'appello si unisce la presidente della Consulta di decentramento Silvia Berdondini, che nei prossimi giorni farà pervenire ai cittadini di Bizzuno una lettera per invitarli a proporsi e a proporre nuove idee per salvare il bocciodromo.

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