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Cronaca

Bolkestein, la Confartigianato di Ravenna: "vanificati gli sforzi degli operatori"

“Una doccia gelata per i nostri gestori di stabilimenti balneari, ora serve una legge in tempi brevi”

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha definitivamente stabilito che le concessioni per gli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente e che serve una selezione imparziale e trasparente attraverso delle gare d’appalto. La normativa italiana prevedeva una proroga automatica e generalizzata delle concessioni sulle aree demaniali con una scadenza prevista al 31 dicembre 2020. Nei giorni scorsi la Corte, riprendendo le disposizioni contenute nella direttiva europea sui servizi “Bolkestein”, ha invece bocciato tale proroga, stabilendo che il rilascio delle autorizzazioni deve essere soggetto a una procedura di selezione tra i potenziali candidati.

“Una doccia gelata per i nostri gestori di stabilimenti balneari - comunica Confartigianato della Provincia di Ravenna – ora tutto il comparto del balneare italiano si trova con delle concessioni invalide, poiché sono tornate alla precedente scadenza del 31 dicembre 2015. E’ necessario che il Governo, la Regione ed i Comuni predispongano in tempi rapidissimi un provvedimento legislativo opportuno, per tutelare e dare giustizia ad un modello turistico che tutti ci invidiano. I contenuti della sentenza, al di là della sostanziale bocciatura della proroga al 2020, ha fornito, però, delle importanti aperture sulla materia e diventa imprescindibile per l’Italia provvedere a definire un’adeguata legge sull’uso del Demanio. Non possiamo permettere che i nostri operatori balneari vedano vanificati gli sforzi ed il duro lavoro di decenni che ci hanno contraddistinto, su tutta la costa romagnola, in tema di professionalità, ospitalità e accoglienza”.

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