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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bonaccini: "Restiamo in zona arancione, ma i negozi riaprono". Scuole? "Riaprirei a dicembre"

Stefano Bonaccini conferma i timori delle ultime ore: l'Emilia-Romagna tornerà zona gialla, ma non da venerdì. Si resta insomma in arancione per un'altra settimana

Stefano Bonaccini conferma i timori delle ultime ore: l'Emilia-Romagna tornerà zona gialla, ma non da venerdì. Si resta insomma in arancione per un'altra settimana. "Poco meno di due settimane fa siamo diventati zona arancione, credo che i numeri dicano che possiamo tornare zona gialla, ma presumo che ci andremo la prossima settimana", ha detto venerdì mattina il presidente della Regione in collegamento con Omnibus, trasmissione di La7. "L'importante - sottolinea - è che le cose stiano andando decisamente meglio, per ridurre un numero di decessi ancora troppo alto nel paese, il numero di ricoverati e il numero di ricoverati in terapia intensiva, anche se in questi ultimi due casi la curva sta cominciando a scendere".

L'Emilia Romagna allenta le restrizioni: centri commerciali chiusi nei weekend, negozi riaperti la domenica

In ogni caso, sottolinea il governatore, "è il ministero che decide. Ma guardando i giorni e i numeri, noi diventeremo zona gialla nei prossimi giorni, cioè non venerdì o sabato". In compenso però la Regione alleggerirà la situazione degli esercizi commerciali, che potranno riaprire già questa domenica. Venerdì sarà infatti rivista l'ordinanza regionale in scadenza: si tratta di quel pacchetto supplementare di misure che furono prese due settimane fa insieme a Veneto e Friuli Venezia-Giulia, allora tutte in zona gialla. "E' probabile che quell'ordinanza regionale un po' la sfumiamo - conferma Bonaccini - Siccome tenevamo chiusi i negozi la domenica, credo che decideremo di riaprirli già da questa domenica e permetteremo i corsi a livello individuale, se non ancora quelli collettivi, che avevamo sospeso. Siccome le cose vanno meglio la parte dell'ordinanza regionale cominciamo un po' ad allentarla, visto che le misure restrittive stanno pagando in termini di riduzione della curva. Noi avevamo un Rt che era attorno all'1,64 poche settimane fa - ricorda ancora Bonaccini - stiamo scendendo a poco sopra l'1. Le cose vanno decisamente meglio".

Sulla scuola "ho una idea leggermente differente, io sarei per cercare di aprirla anche già durante dicembre". aggiunge Bonaccini, che non condivide dunque fino in fondo la riapertura delle scuole superiori oggi in didattica a distanza dopo le vacanze di fine anno, a gennaio, come è intenzionato a fare il Governo. Ma "credo che non si possa ovviamente su questi temi fare cose differenti gli uni dagli altri" e del resto le Regioni, come ricorda sempre il presidente, possono solo restringere ulteriormente le misure anti-Covid nazionali, non alleggerirle. In ogni caso "credo che di scuola si sia parlato troppo poco - afferma Bonaccini - La scuola è anche socialità e relazioni e noi stiamo rischiando di non comprendere fino in fondo il prezzo che stiamo facendo pagare a tanti ragazzi e ragazze".

Per quanto riguarda la ripresa in presenza "non si tratta di qualche settimana in più o in meno, bisogna lavorare bene e quando si ripartirà si parta bene". "Se sono i primi di gennaio - aggiunge il governatore Pd - è comunque un tempo non troppo lontano, tra poco più di un mese. Credo però che non bisogna sottovalutare cosa significhi per tanti ragazze e ragazzi di questo paese aver per tantissimi mesi rinunciato alla didattica in presenza. Il tema della scuola va messo come centrale, perchè dobbiamo investire sui ragazzi di questo paese". (fonte Dire)

Le principali misure restrittive per la ‘zona arancione’

- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

-Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

-Chiusura dei centri commerciali nei giorni gestivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

-Chiusura di musei e mostre.

-Didatti a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

-Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

-Riduzione fino al 50% per il traporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

-Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot macine anche nei bar e tabaccherie.

-Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.

-Restano aperti i centri sportivi.

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