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Cronaca

"Bookshop chiusi e dipendenti licenziati: che figura ci facciamo?"

Dopo le decisioni di Tar e Avvocatura riguardo al futuro dei bookshop e delle biglietterie di musei e monumenti di Ravenna, in città si è creata una situazione anomala

Dopo le decisioni di Tar e Avvocatura riguardo al futuro dei bookshop e delle biglietterie dei monumenti di Ravenna, in città si è creata una situazione anomala. "Da domenica scorsa, i bookshop sono chiusi e i dipendenti licenziati. Il primo novembre (data in cui dovrebbe subentrare nella gestione RavennAntica, ndr) è ancora lontano: e nel frattempo? - commenta in una nota Confcommercio - Mancano tre mesi e mezzo al subentro a Novamusa nella gestione di tre importanti monumenti ravennati, Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico e Museo Nazionale, ma nubi scure si addensano sulla vicenda che lascia perplessi e amareggiati. Lo saranno di certo i turisti che visitano questi monumenti in questi giorni e che si trovano davanti a una situazione che nulla ha a che vedere con un servizio di accoglienza adeguato a una città turistica come Ravenna. Per di più, come nel caso del Museo Nazionale, oltre alla mancanza di servizi essenziali e basilari, il turista deve fare i conti con la riduzione notevole dell’orario di apertura del complesso che prosegue già da due mesi. Come Confcommercio Ravenna ribadiamo che, ora più che mai, è necessaria una soluzione rapida ed efficace su questa vicenda, al di là delle carte bollate e dei ricorsi. Continuare così, ancora per tre mesi e mezzo è inaccettabile".

"Bookshop chiusi, custodi sostituiti da macchinette, dipendenti licenziati - continua l'associazione di categoria -. Sono solo gli ultimi effetti di una situazione incresciosa, che si protrae dal 2 giugno e che all’orizzonte non lascia intravedere un definitivo e chiaro superamento della problematica che, settimana dopo settimana, sta diventando sempre più difficile. Dal 2 giugno manca il servizio di accoglienza per il turista; non si possono effettuare i pagamenti con bancomat, carte di credito e sfruttare il bonus cultura; non vengono emessi i biglietti cumulativi, scontrini fiscali e fatture in loco; non si possono acquistare le Romagna Visit Card. Se la situazione non si blocca rapidamente, rischiamo di arrivare a settembre, quindi a stagione estiva chiusa, senza la prospettiva di poter fornire ai turisti un servizio dignitoso nel 2018. L’auspicio è che venga data immediata attuazione all’accordo che prevede la gestione dei servizi al pubblico dei luoghi della cultura statali di Ravenna da parte di RavennAntica. Solo così è possibile superare il blackout dei servizi turistici in tre importanti siti culturali visitati da migliaia di turisti".

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