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Cronaca

Bus turistici in piazza Baracca: "Non è un problema della Municipale"

Sul problema sollevato ad agosto dal consigliere Gianfranco Spadoni, il comandante della Polizia municipale di Ravenna Andrea Giacomini ha programmato di incontrare a breve una rappresentanza delle guide turistiche di Ravenna

Sul problema dei pullman turistici in piazza Baracca sollevato ad agosto dal consigliere Gianfranco Spadoni, il comandante della Polizia municipale di Ravenna Andrea Giacomini ha programmato di incontrare a breve una rappresentanza delle guide turistiche di Ravenna. "Il problema si è posto a seguito della controversa ristrutturazione della piazza, consistita non solo nei lavori di riordino e automazione del parcheggio auto, ma anche, improvvidamente, nella modifica dell’assetto circolatorio sul viale limitrofo - spiega il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - L’errore è stato sopprimere la fermata dei bus turistici nella corsia a sinistra dello spartitraffico, per riversarla, insieme alle auto e ai bus di linea, sul lato destro. Alcuni limitati disagi al traffico si sono eccezionalmente verificati solamente tra le 10 e le 11 di venerdì, quando avviene la ripartenza in blocco di tre o al massimo quattro pullman. Di meno ancora nello stesso orario di martedì. Non è un problema di Polizia, né la Municipale dovrebbe essere chiamata a risolvere le complicazioni prodotte dall’amministrazione politica. Vige tuttora l’ordinanza comunale del 2001 che concede ai bus turistici di accedere in piazza Baracca dalla circonvallazione Fiume Abbandonato tramite via Oberdan e viale Baracca, consentendone la fermata per la discesa e la risalita dei passeggeri su autorizzazione della Polizia municipale. In mancanza dei criteri da osservare, la Municipale avrebbe potuto, teoricamente, autorizzare tutte le richieste. Tuttavia, obbligata a sostituire le competenze della politica, si è data questa regola: rilasciare le autorizzazioni dietro dichiarazione di una guida turistica abilitata che certifichi come i passeggeri dei bus indicati comprendano persone “anziane” o con “particolari difficoltà motorie” o “diversamente abili”. Queste definizioni possono sembrare generiche. Il nuovo comandante vorrà lodevolmente discuterne con le guide stesse, ma questi sono dettagli di chiarezza da applicare temporaneamente sugli effetti, in attesa che la politica rimuova le cause del problema".

Le proposte

"Il nuovo “grande” parcheggio moto di piazza Baracca è largamente e costantemente poco utilizzato - continua Ancisi - Costa poco riaprire alla fermata dei bus turistici autorizzati la corsia di marcia a sinistra dello spartitraffico, consentendo così ai passeggeri in discesa di farlo anche in sicurezza; il parcheggio moto può essere spostato ai piedi di Porta Adriana, essendo anche attiva un’area per la sosta di tali veicoli in prossimità dell’uscita del parcheggio auto; le rastrelliere delle biciclette possono essere collocate nella piazzetta Ghandi e all’interno di porta Adriana. Non sembrano lavori che giustifichino ulteriori indecisioni. Non costa niente neppure autorizzare i bus turistici a scaricare e a caricare i loro passeggeri nel parcheggio bus di viale Farini, non capendosi perché esso sia riservato alla sosta dei bus crocieristici in partenza dal terminal di Porto Corsini. Affinché la generalità dei pullman turistici sosti nelle aree contigue al centro storico a ciò destinate, bisognerà che piazza della Resistenza e piazzale Aldo Moro offrano i servizi necessari e che i percorsi pedonali di transito verso i luoghi monumentali del centro città siano adeguatamente attrezzati, puliti, sicuri e dignitosi, al contrario di oggi. Solo allora si potrà restringere ai casi di deambulazione difficoltosa più documentati, ma non eliminare, l’accesso dei bus turistici a piazza Baracca, il sito più vicino a monumenti di massima attrazione che un centro storico possa offrire al mondo. Ora sono circa 700 i turisti che un importante tour operator porta a Ravenna ogni settimana. Un’appropriata operazione di marketing potrebbero moltiplicarli. Anche se non si fermano molto, quasi tutti ritornano ai bus con le borse degli acquisti. Se incontrano una città bella e accogliente, il loro passaparola può convincere molti altri a visitarla più a lungo".

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