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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Caldo africano in tutta Italia, anziani a rischio

Anche per la stagione estiva 2012 l’ Azienda Ausl di Ravenna attiva nei tre ambiti distrettuali di Ravenna, Lugo e Faenza, una serie di azioni volte a tutelare le fasce più fragili della popolazione

Anche per la stagione estiva 2012 l’ Azienda Ausl di Ravenna attiva nei tre ambiti distrettuali di Ravenna, Lugo e Faenza, una serie di azioni volte a tutelare  le fasce più fragili della popolazione (anziani in condizione di solitudine, adulti in condizione di disagio psicosociale e sanitario, minori a rischio, ecc) dagli effetti avversi prodotti da condizioni meteo climatiche caratterizzate da periodi protratti di calore.

A partire dalle prossime settimane  verranno avviate iniziative informative mirate alle persone già in carico ai servizi socio sanitari e/o  alle persone che esercitano attività tutelari nei loro confronti. (13.500 complessivi ; di cui circa  6.000 a Ravenna; 4000 a Lugo e 3.500  a Faenza).

Nello stesso periodo saranno attivate azioni di monitoraggio che vanno dall’accesso domiciliare, effettuato direttamente dagli operatori dei servizi per le situazioni a più alto rischio (per la individuazione delle quali ci si avvarrà anche delle informazioni aggiuntive raccolte dai MMG)  al monitoraggio periodico telefonico effettuato da operatori delle associazioni di volontariato appositamente formate e con le quali sono stati siglati accordi di collaborazione .

Le azioni mirate agli anziani non in carico ai servizi socio sanitari
In particolare saranno oggetto di attenzione gli anziani non conosciuti dai servizi socio-sanitari appartenenti alle categorie a più alto rischio, ovvero coloro che presentano le più alte probabilità di andare incontro ad eventi sanitari avversi a causa del diverso combinarsi di determinanti sanitari e sociali. La scala di probabilità di “ fragilità” è composta da quattro classi, per ognuna delle quali il rischio viene misurato in termini percentuali. Le azioni dirette di sorveglianza riguarderanno le persone inserite nella mappa di fragilità appartenenti alle fasce A e B, per le quali l’evenienza di un evento sanitario avverso ha una probabilità che va dal 50 al 99%. ( Complessivamente i soggetti compresi nelle fasce A e B della nostra provincia sono 832 così suddivisi: 426 a Ravenna;198 a Lugo; 208 a Faenza). Nello specifico , per il distretto di Ravenna le azioni di monitoraggio telefonico delle popolazione a rischio verrà effettuato dai Volontari che fanno capo alla Consulta del Volontariato , affiancati  dalla Associazione “Mistral”, che fa capo alla Protezione Civile.

Quest’ultima  interverra’ con iniziative di “pattugliamento “ dei parchi pubblici,tramite i propri iscritti  (che saranno riconoscibili perché operanti in  divisa),  volta ad intercettare eventuali situazioni di esposizione a rischi da calore, fino alle emergenze vere e proprie, in collaborazione con gli operatori del 118.
Azioni analoghe sono previste anche nei distretti di Faenza e Lugo  

Grazie alla collaborazione attivata con le associazioni di volontariato,  i servizi sono stati in grado di mantenere contatti con i casi più a rischio per tutto l’anno ed in particolare in occasione delle ondate di gelo verificatesi nella stagione invernale.

Sorveglianza sugli ultra 95enni
Da quest’anno sarà attivata inoltre la sorveglianza anche su tutti gli ultra 95enni non compresi nelle fasce di rischio. I servizi stanno elaborando i dati pervenuti relativi a questa fascia di popolazione. Al momento gli ultra95enni ammontano a 162 a Faenza; 203 a Lugo e 267 a Ravenna.   

Anche le strutture ospedaliere e le strutture residenziali per anziani e disabili  sono coinvolte in questo piano. Le direzioni sanitarie forniranno ai servizi anziani e Disabili, con cadenza giornaliera, l’elenco degli ultra 75enni dimessi dai reparti  per i quali si sospettano condizioni di disagio sanitario e psicosiciale, ai fini del loro periodico monitoraggio, mentre le strutture residenziali sono invece chiamate ad elaborare piani di struttura che intervengano sia sul microclima interno che sulle azioni assistenziali, che potranno spaziare da un monitoraggio costante dello stato di idratazione degli ospiti  fino alla predisposizione di diete personalizzate.
 

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