Cambierà: "I Capanni del Natale? Cronaca di una vittoria annunciata"
"Un paio di giorni dopo l’uscita dei comunicati stampa sui giornali a noi giunse voce che tale bando fosse già destinato ad un vincitore".
Il vincitore del bando per l’addobbo natalizio di piazza del Popolo era già deciso prima della scadenza del bando stesso? La risposta, secondo Cambierà, è “sì”.
Ecco la ricostruzione fatta dal movimento civico.
“Un segnale di rinnovamento importante, ed evidente, è dato dalle nuove strutture commerciali installate attorno al bellissimo albero. Riproduzioni di capanni balneari, dicono, per dare quel tocco marittimo al Natale, con capanni verdi, azzurri e marroni proprio come gli originali giacenti sulle nostre dune in spiaggia. Arrivando in piazza del Popolo da piazza XX Settembre, si nota subito la piazza semi vuota, con questo imponente albero bellissimo; e mentre ti avvicini pian piano per ammirarlo, ecco che appaiono disordinati i capanni, tutti attorno alla base dell’abete, ma anche un po’ più in là.
“Come siamo giunti – si chiedono i consiglieri - ad avere una manciata di capanni balneari collocati qua e là per la piazza come dadi lanciati sul tavolo verde del casinò?
Era settembre 2016, precisamente il 14 settembre, quando, improvvisamente, sul sito del Comune di Ravenna appare, nella sotto sezione della sezione “Bandi e Concorsi” un bando in cui l’amministrazione comunale offriva 10.000 euro al vincitore della gara come miglior progetto per l’addobbo natalizio di Piazza del Popolo. Tale bando aveva scadenza 3 ottobre: 19 giorni di tempo per portare un progetto vincente e, soprattutto, realizzabile e originale rispetto al passato, che risaltasse la tradizione ma in chiave innovativa. Bando, questo, che dimostrò come, a differenza delle decisioni prese per la Notte D’Oro riguardo al concerto principale (ricordate i 30.000 euro concessi all’Associazione Norma che propose Nada come ospite e che contestammo perché erano soldi pubblici elargiti ai soliti amici noti?), questa volta si volesse dare possibilità a chiunque di partecipare con un progetto per il miglioramento del centro storico: privati cittadini, associazioni, aziende, gruppi di persone… chiunque avrebbe potuto partecipare… Se fosse stato pubblicizzato.
UN BANDO "RISERVATO" - Le prime notizie pubbliche sui giornali riguardo al bando uscirono il giorno 26 settembre. Fu solo da quella data che la città intera venne messa a conoscenza del fatto che nella sotto sezione della sezione “Bandi e Concorsi” del sito comunale era presente un’opportunità simile: ad una settimana esatta dalla scadenza. Successe però che un paio di giorni dopo l’uscita dei comunicati stampa sui giornali a noi giunse voce che tale bando fosse già destinato ad un vincitore, e per questo motivo non fosse stato assolutamente pubblicizzato.
Decidemmo di inviarci una PEC col nome che ci era stato comunicato come vincitore sicuro del concorso: la PEC – utilizzata per certificare una data veritiera - venne inviata il 29 settembre, prima quindi della scadenza finale del bando stesso che era il 3 ottobre. Quando arrivò il giorno 4 ottobre iniziammo a chiedere conto all’ufficio preposto, affinché ci facesse sapere in quanti avessero partecipato al bando e chi avesse effettivamente vinto. Il giorno 10 ottobre ci arrivò una comunicazione dalla dirigente dell’ufficio comunale in cui ci informava che ancora nulla era stato deciso in quanto al vaglio della commissione.
CRONACA DI UNA VITTORIA ANNUNCIATA - Quando finalmente la commissione decise il vincitore, ci fu inviato il verbale completo descrittivo della metodologia di scelta (disponibile integralmente), nel quale si evince che i partecipanti furono due: la ditta Bonobolabo (vincitrice con monopartecipazione del bando successivo datato 17 novembre per l’addobbo natalizio di piazza Kennedy, sempre per 10.000 euro di premio, fatalità…) presentò un progetto che, tra l’altro, non aveva colto il tema natalizio (partecipare ad un bando per l’addobbo natalizio di una piazza e non cogliere il tema Natale….). Il secondo partecipante era, ovviamente e prevedibilmente, Tuttifrutti.
Anche in questo caso, la pubblicazione di un bando è stato un pro-forma, l’assegnazione del progetto era stato, visto l’andamento dei fatti, deciso a priori.
