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Cronaca

Enrico Liverani, una processione silenziosa e commossa alla camera ardente

Si è aperta lunedì mattina, alle 12, la camera ardente per l'ultimo saluto ad Enrico Liverani, assessore ai lavori pubblici deceduto venerdì sera in seguito ad un incidente stradale, forse causato da un improvviso malore

Commozione e silenzio. Con un afflusso continuo e composto di amici e semplici cittadini. Si è aperta lunedì mattina, alle 12, la camera ardente per l'ultimo saluto ad Enrico Liverani, assessore ai lavori pubblici deceduto venerdì sera in seguito ad un incidente stradale, forse causato da un improvviso malore. Presenti il sindaco Fabrizio Matteucci, tutti gli assessori, ma anche rappresentati dell'istituzioni del ravennate. Il primo picchetto d'onore per l'assessore è stato composto da Matteucci, da Michele De Pascale, segretario provinciale del Partito Democratico, Roberto Fagnani coordinatore della segreteria, e Giangi Baroncini segretario comunale. Successivamente si sono alternati gli assessori della giunta.

RENZI - Alle 15,30 è arrivato il presidente del consiglio Matteo Renzi, che si è intrattenuto per una decina di minuti, facendo il picchetto d'onore con De Pascale, Matteucci e Fagnani. Quindi ha esternato le condoglianze alla madre: "E' un dramma per un tutto il Pd nazionale, perchè era una persona vera". Il premier si è intrattenuto momentaneamente con il sindaco, con il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, con il deputato Marco Di Maio e con l'ex presidente della Regione, Vasco Errani. Il premier ha dedicato anche un passaggio del suo intervento in direzione nazionale al ricordo del candidato sindaco Pd: "Non ho potuto ascoltare cio' che ha detto Giuditta (Pini, ndr) ricordando Enrico Liverani - ha precisato il presidente del Consiglio e segretario Pd - sono stato pero' a trovare i suoi cari, le persone che gli vogliono bene a Ravenna nel primo pomeriggio e credo che sia importante, di fronte a dolori cosi' incomprensibili il senso di comunita', al di la' delle singole opinioni, valutazioni e delle singole appartenenze che ciascuno di noi puo' esprimere".

Enrico Liverani, la camera ardente (foto Argnani)

CAMUSSO - Fra i tanti che hanno voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa dell'Assessore Enrico Liverani, c'è anche il Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “A nome della Segreteria Confederale e mio personale – si legge nel messaggio  inviato alla famiglia e al Sindaco Fabrizio Matteucci -  esprimiamo il dolore e il cordoglio della Cgil tutta per la tragica e immatura scomparsa di Enrico Liverani, già dirigente della Funzione Pubblica Cgil, dirigente del Pd e candidato sindaco a Ravenna. Ricordiamo Enrico come una persona onesta e appassionata, da sempre militante democratico, vicino alle istanze e ai bisogni di lavoratori e pensionati. Il suo attuale impegno civico, politico e sociale era motivo di speranza per tutti coloro che credono e vogliono una politica alta, scevra da interessi personali e volta a promuovere le ragioni della democrazia e del rinnovamento. A sua figlia Emma, ai familiari e ai suoi cari va l'abbraccio forte e commosso di tutta la Cgil”.

Il consiglio comunale ricorda Enrico Liverani (foto Argnani)

MALPEZZI - “Carissimo Fabrizio – scrive il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi – appresa la notizia dell'improvvisa scomparsa dell'Assessore Enrico Liverani, desidero esprimerti il sincero cordoglio mio personale e dell'intera Giunta comunale di Faenza. E' una perdita grave per la Comunità, per l'Amministrazione e per il Partito Democratico ravennate. Con questi sentimenti, Ti prego di estendere le nostre condoglianze a tutti i familiari e parenti del Vostro Assessore”.

PATUELLI - Presente anche il presente dell'Abi, Antonio Patuelli, il quale ha ricordato Liverani come una persona che si distingueva per "i modi garbati educati, che si presenteva in modo cortese". Patuelli ha sottolineato tra le qualità dell'assessore la "razionalità e la concretezza".

IL CONSIGLIO COMUNALE - Al mattino si è svolta una riunione straordinaria del Consiglio comunale, con la commemorazione di tutte le forze politiche. La seduta si è aperta con l'intervento della presidente Livia Molducci, che l'ha descritto come "un uomo riservato, dall’animo sensibile, capace con una battuta o un sorriso di alleviare un dispiacere o un pensiero triste. Un uomo che si adoperava per il bene comune, che contribuiva con il suo operato a costruire un futuro migliore per noi tutti e per la nostra città fondato sulla solidarietà e la giustizia sociale. Abbiamo perso una bella persona, ma noi siamo fortunati perché lo abbiamo conosciuto e ne abbiamo potuto apprezzare le qualità. E’ stato un privilegio lavorare con lui anche se, purtroppo, solo per un breve periodo".

"Una persona vigile e sensibile, con un'apertura mentale che lo rendeva attento a tutte le osservazioni degli altri", ha sottolineato Nereo Foschini (Ncd), mentre Alberto Ancarani (Fi) ha aggiunto che "stava ascendendo nella mia classifica degli assessori. Battibeccavamo, ma a Ravenna manchera' una persona che le voleva bene".

Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha citato per il suo ricordo "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini, dedicandogli un "de Profundis": "Aveva un sorriso impossibile da non contraccambiare". Pietro Vandini (M5s) ha parlato di "tragedia umana che tocca nel profondo al di la' di qualsiasi rapporto, e' la vita che scorre davanti agli occhi". Per cui "le uniche domande che mi pongo sono: stiamo vivendo bene? Ha senso tutto quello che succede dentro ai palazzi, quando invece nella vita al di fuori tutto e' cosi' instabile e finito? E dall'altra parte avrebbe senso sdoppiarsi per non ferirsi e per non ferire? Non lo so, probabilmente ora tu avrai risposte che io non ho".

Struggente il ricordo dei democratici: Mariella Mantovani, costretta piu' volte a interrompersi per la commozione, ha ricordato "un amico sempre e comunque presente", anche il capogruppo Matteo Cavicchioli si è commosso sottolineando che "non era mai arrogante, offensivo o sleale. Forse il cuore l'ha tradito, ma e' indispensabile per fare bene questo servizio". Probabilmente, ha aggiunto Valentina Brunelli, "sarebbe riuscito a mettere d'accordo tutti i bastian contrari". E allora, gli ha garantito Baroncini, "martedì in piazza saremo in tanti con tante bandiere". Ilaria Morigi (Sel) lo ha salitato come una "persona fuori del comune", mentre Alberto Fussi (Pri) ha rimarcato che "i suoi valori continuano a vivere". Era una "persona appassionata", ha tirato le fila Diego Rubboli della Federazione della sinistra: "Morire a 39 anni lascia un senso di ingiustizia".

FUNERALI - Martedì si terranno invece i funerali in piazza del Popolo, ai quali hanno annunciato la presenza il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e Pierluigi Bersani. Dopodiche' la salma verra' cremata. E' confermata la presenza del ministro Elena Boschi. Infine dovrebbe essere presente ai funerali anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. La famiglia di Enrico Liverani invita chi vuole a ricordare l'assessore con un'offerta all'Associazione Linea Rosa.

CGIL - La Cgil provinciale e una delegazione della Cgil regionale parteciperanno alle esequie. Per l'ultimo saluto a Enrico sarà presente il segretario generale della Cgil Emilia Romagna, Vincenzo Colla. “Piangiamo la scomparsa di Enrico - commenta il segretario provinciale della Cgil di Ravenna, Costantino Ricci -. Se ne è andato un giovane pieno di talento che tanto ha dato alla nostra organizzazione e tanto avrebbe dato, in favore degli altri, nella sua nuova avventura politica e di amministratore. Faremo tesoro di ciò che ci ha trasmesso: della sua grande capacità di ascolto, della sua cultura, della fermezza con cui rivendicava le proprie idee e valori. Sapeva sdrammatizzare le situazioni più difficili e affrontarle con determinazione e tenacia. Mi ha sempre colpito la sua ironia garbata e attenta al rispetto di tutti”. La Cgil della provincia di Ravenna martedì pomeriggio, in concomitanza con il funerale, non potrà garantire il normale funzionamento delle proprie sedi e uffici. “Ci scusiamo  per i possibili disagi per l'utenza - conclude Costantino Ricci - ma è importante dare la possibilità, a tutti coloro che operano in Cgil, di poter portare un ultimo abbraccio a Enrico”.

 

ENRICO LIVERANI, LO SPECIALE DI RAVENNATODAY

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