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Cronaca

Dopo sei anni Lido di Classe torna ad avere il suo camping: "Vorremmo riaprire già il 1 maggio"

I nuovi gestori, in attesa di poter aprire già lo scorsa estate, hanno fatto sapere che la prossima settimana riceveranno le chiavi della struttura dal raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Punta Marina e daranno avvio immediato ai lavori per la riqualificazione

Finalmente, dopo anni d'attesa, la situazione del Camping Lido di Classe pare essersi sbloccata. I nuovi gestori - una società di Forlimpopoli -, in attesa di poter aprire già lo scorsa estate, hanno fatto sapere che la prossima settimana riceveranno le chiavi della struttura dal raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Punta Marina e daranno avvio immediato ai lavori per la riqualificazione, che prevede interventi atti a ripulire e risanare ripristinando in breve tempo buona parte dell'area attraverso un programma di rinaturalizzazione, per far sì che la prossima estate finalmente Lido di Classe torni ad avere il suo camping - nei mesi scorsi il Tar ha infatti dato ragione ai vincitori del bando dopo la revoca dell'autorizzazione da parte dei Carabinieri, che avevano contestato la mancanza dei requisiti.

"Mi piacerebbe aprire il 1 maggio, ma appena avremo una stima più concreta del giorno d’apertura aprirò le prenotazioni - spiega Matteo Arrigoni, 22enne di Forlimpopoli che insieme alla sua famiglia si è aggiudicato la gestione dell'area e che gestirà il camping insieme alla fidanzata - I primi lavori che faremo riguardano fogne, luci e colonnine, poi nel giro di due anni sostituiremo tutti gli alberi, perchè quelli che ci sono ora sono stati abbandonati a loro stessi e maltrattati. Con il personale invece siamo già praticamente a posto. Per quest’anno purtroppo non riusciremo a mettere case mobili per via dei tempistiche strette, ma dal prossimo si. Finalmente dopo due anni siamo liberi di lavorare!".

Il giovane imprenditore e la sua famiglia sono da sempre frequentatori di Lido di Classe, così l'anno scorso hanno deciso di impegnarsi nella ristrutturazione e nel risanamento della zona chiusa da anni. L'area, dalla superficie di 21.778 metri quadrati affacciata direttamente sul mare, confina con la pineta della Riserva naturale della Foce del torrente Bevano ed è chiamata a svolgere un ruolo di equilibrio tra l’urbanizzazione, la pineta e la spiaggia, ma ha alle spalle una travagliata storia che inizia nel 2013, quando il Comune impone l’abbattimento di 17 casette in legno sorte al posto di altrettante roulotte e giustificate come “ampliamento dei servizi abitativi” delle stesse. Il ricorso al Tar da parte dei proprietari viene respinto e riconfermato l’ordine del Comune. Si conferma l’abuso edilizio in un’area che tra l’altro è soggetta a vincolo paesaggistico e ambientale. È del febbraio 2017 la revoca della concessione al gestore per inadempienze riguardanti abusi edilizi. Grazie a un nuovo bando di concessione (di 9 anni estendibili a 18, per il terreno demaniale e relative strutture inamovibili esistenti) viene trovato un nuovo gestore, che di fatto però dal 2018 non ha mai terminato i lavori e riaperto la struttura, perdendo così tre stagioni balneari. Poi nel 2022 l'affidamento alla società di Forlimpopoli, revocato però dai Carabinieri, e infine la vittoria della società al Tar.

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