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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Camping di Lido di Classe, Verlicchi (La Pigna): "La società che doveva riaprirlo è fallita. Siamo in un limbo"

La consigliera della lista civica: "Purtroppo, siamo a gennaio e servono interventi importanti. Anche se ci fosse un bando in tempi brevi, sarebbe improbabile vedere l'apertura del camping entro la prossima stagione balneare"

Servono soluzioni tempestive e risposte certe per il futuro dell'ex Camping Bisanzio a Lido di Classe. A chiederle sono la lista civica La Pigna e il gruppo consiliare della Regione Rete Civica Progetto Emilia Romagna, insieme alla Pro Loco di Lido di Classe, che venerdì si sono rivolti direttamente alle autorità per esprimere le proprie preoccupazioni ed "evidenziare le responsabilità della gestione da parte del concessionario, del titolare della concessione e della Giunta Comunale". 

La situazione che coinvolge il Camping Bisanzio a Lido di Classe si trascina almeno dal febbraio 2017, quando ci fu la revoca della concessione al vecchio gestore per inadempienze riguardanti abusi edilizi. Seguì un primo bando di concessione, con un'offerta rigettata, e un secondo bando che aggiudica la concessione a una nuova società. "Il bando prevedeva la riapertura del campeggio entro 15 giorni dall'assegnazione - afferma la consigliera comunale de La Pigna, Veronica Verlicchi - ma ormai siamo a gennaio 2022 e il campeggio non è ancora aperto".

Dopo l'assegnazione della concessione, nel novembre del 2018 era stato annunciato l'avvio dei lavori del nuovo camping e, successivamente, era stata fissata per aprile 2019 la riapertura del camping da parte dei nuovi gestori. Apertura che di fatto non è poi stata realizzata. "Dalla documentazione avuta dagli uffici comunali e dalle risposte ricevute dall'assessore regionale Corsini, emergono però diversi punti da chiarire", sottolinea Verlicchi.

Secondo quanto riferito dalla consigliera comunale de La Pigna, inoltre, la società vincitrice del bando in questi anni non avrebbe "mai chiesto l'autorizzazione a esercitare, né quella a intervenire sulle opere presenti nell'area del campeggio". E a peggiorare ulteriormente il quadro, come dichiara sempre Verlicchi, "nell'aprile 2021 la società è stata dichiarata fallita". La consigliera si chiede dunque perché fino a oggi non sia stato fatto un nuovo bando di assegnazione e commenta: "Siamo in un limbo burocratico. Servono soluzioni per placare la preoccupazione dei residenti e per dare risposte chiare all'impasse in cui ci troviamo".

Sulla vicenda interviene anche Marco Mastacchi, consigliere regionale e presidente del gruppo Rete Civica Progetto Emilia Romagna, che già a novembre 2021 aveva presentato un’interrogazione alla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta regionale per avere chiarimenti sulla situazione dell'ex camping Bisanzio. "Pochi giorni fa ho ricevuto la risposta alla mia interrogazione in cui si dice che alla società è stata revocata la concessione per inadempienze - sostiene Mastacchi - La Regione ha detto inoltre di essersi confrontata con il Comune di Ravenna e che questo si sarebbe attivato per il nuovo bando". Una situazione che si presenta complicata "sia per il momento delicato che stiamo vivendo, sia per lo stato di abbandono e per gli interventi necessari all'interno del camping", precisa Mastacchi. Interventi che, come riferiscono da La Pigna, comprenderebbero "i manufatti lasciati dalla precedente gestione da sanare e in alcuni casi da abbattere, la piantumazione di nuovi alberi, la realizzazione di servizi green e opere idrauliche e la riduzione a 100 piazzole".

"Gli imprenditori della località sono preoccupati - conferma Verlicchi - Purtroppo, siamo a gennaio e servono interventi importanti. Anche se ci fosse un bando in tempi brevi, sarebbe improbabile vedere l'apertura del camping entro la prossima stagione balneare". Secondo la consigliera della lista civica, tuttavia, non mancano le responsabilità a carico dell'amministrazione e per chiarire questo aspetto ha infatti depositato un'interrogazione rivolta a sindaco e Giunta comunale. "Nell'assegnare la concessione a quella società, creata poco prima del bando, ci sono secondo noi aspetti che potevano far sorgere dubbi sul futuro dell'impresa", aggiunge Verlicchi.

Nel frattempo la comunità di Lido di Classe esprime la propria amarezza. "Ci sentiamo molto poco rispettati e poco considerati per i problemi che abbiamo - dichiara Terzino Giorgini, presidente della Pro Loco di Lido di Classe - il campeggio in questi anni di chiusura ha portato enormi danni economici alla nostra località. Siamo demoralizzati, non vediamo la possibilità di un dialogo con le autorità. Abbiamo necessità di risolvere tutti i problemi di Lido di Classe, noi viviamo di turismo". Oltre al campeggio chiuso, Giorgini lamenta altre emergenze da risolvere: "L'area camper non esiste, viale Caboto è disastroso, i marciapiedi sono pericolosi. Deve aprirsi un dialogo costruttivo per il futuro di tutta la località".

"Vogliamo capire se l'amministrazione comunale sia a conoscenza di questa situazione e chiedere come intende procedere per stimolare il Corpo forestale a indire un nuovo bando per l'assegnazione della concessione - conclude Verlicchi - La soluzione, per noi, sarebbe risolvere la concessione e procedere immediatamente con un nuovo bando. Questo permetterebbe a un nuovo gestore di partire in maniera almeno parziale in questa stagione ed essere poi pronti al 100% per la stagione successiva. Sarebbe importante dopo 5 stagioni saltate".

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