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Cronaca Cervia

Cervia, operazione della Capitaneria: tolti dal mercato 150 chili di pesce surgelato

Oltre 5.000 euro la somma dei verbali amministrativi elevati e 12 esercizi commerciali controllati (pescherie, ingrossi, ristoranti, dettaglianti) nel tratto compreso tra Tagliata e Lido di Savio

Circa 150 chili di pesce surgelato posto sotto sequestro e tolto dal mercato perché privo di etichetta indicante le informazioni minime garantite a tutela del consumatore finale. Nell’ambito di un’operazione complessa disposta e coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Ravenna, i militari della Capitaneria di porto di Cervia hanno cautelativamente tolto dal mercato un ingente quantitativo di prodotto ittico non avendo riscontrato le informazioni obbligatorie indicanti la specie, il lotto, la data di produzione e quella di scadenza. Oltre 5.000 euro la somma dei verbali amministrativi elevati e 12 esercizi commerciali controllati (pescherie, ingrossi, ristoranti, dettaglianti) nel tratto compreso tra Tagliata e Lido di Savio oltre che all’interno del ravennate, cui si aggiunge il prezioso contributo della dipendente motovedetta 552 che ha sanzionato in mare due pescherecci non in regola con i documenti e dotazioni di bordo.

Il comandante della Capitaneria di porto di Cervia Vincenzo Petrella “raccomanda il rispetto delle procedure di conservazione previste dal proprio manuale di autocontrollo HCCP, approvato secondo i dettami dell’autorità sanitaria che in sintesi prevede, nel momento in cui si lavora il prodotto ittico, l’apposizione dell’etichettatura indicante le informazioni obbligatorie sulla natura del prodotto ovvero se si tratta di pesce pescato nostrano o se proveniente da altre zone come atlantico, pacifico o se si tratta di prodotto abbattuto fresco e poi sottoposto a procedimento di congelamento. Di fondamentale importanza risulterà anche la data di lavorazione, quella di scadenza ed il numero del lotto di riferimento soprattutto se siamo di fronte a prodotti provenienti dal mercato estero dove alcune specie arrivano in filetti già spellati e decapitati. La corretta lavorazione da parte dell’Operatore garantirà, a chi controlla e a chi consuma il pesce, la trasparente filiera della pesca".

"La sanzione applicata, in caso di riscontri irregolari, è di mille euro. In tal caso oltre alla sanzione, come noto, si procede in via cautelativa anche al sequestro del prodotto. Queste attività, condotte soprattutto a tutela del consumatore, assumono particolare
importanza in periodi come quello attuale, in prossimità della stagione balneare, dove gli aumenti di presenze ed il conseguente aumento di fabbisogno di prodotto ittico, potrebbero talvolta generare errori da parte dell’operatore alimentare durante la lavorazione del prodotto. E sotto questo profilo - assicura Petrella - i controlli saranno condotti con regolarità durante l’intero arco dell’anno in particolare durante la stagione balneare, stabilimenti compresi, proprio per garantire al consumatore finale la bontà dei prodotti ittici.

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