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Cronaca

Sfruttati e costretti a pagare per lavorare come facchini: denunciati due 'caporali'

I lavoratori erano arrivati non solo a pagare per poter iniziare a lavorare ma, in alcuni casi, gli ispettori avrebbero accertato che le consegne di denaro contante venivano corrisposte ai due “caporali” anche mensilmente

Le condizioni di sfruttamento lavorativo di alcuni cittadini della Nigeria sono state scoperte a seguito di un’importante operazione investigativa condotta dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ravenna. Gli ispettori, infatti, avrebbero accertato che un cittadino di nazionalità nigeriana - dipendente di una pseudo-società di facchinaggio - insieme un italiano reclutavano illegalmente cittadini nigeriani, da occupare come facchini, e si facevano corrispondere somme di denaro (variabili tra i 200 euro e i 400 euro) arrivando in alcuni casi a intimidirli se non consegnavano loro i soldi.

I lavoratori erano arrivati non solo a pagare per poter iniziare a lavorare ma, in alcuni casi, gli ispettori hanno accertato che le consegne di denaro contante venivano corrisposte ai due “caporali” anche mensilmente (è stata intercettata la dazione mensile di 50 euro per lavoratore); inoltre, gli ispettori durante le fasi delle indagini avrebbero accertato che i due “caporali” adottavano comportamenti volti a intimorire i lavoratori che si lamentavano o che reagivano agli abusi. Il sistema collaudato consentiva ai “caporali” di stipulare, appositamente, dei contratti di lavoro a termine in modo che alla scadenza i lavoratori, versando in stato difficoltà, erano costretti a pagare per potersi vedere rinnovare i contratti. Al termine delle indagini i due "caporali"sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Ravenna.

"Ringraziamo l’Ispettorato del Lavoro di Ravenna per la preziosa attività investigativa che ha portato allo scoperto e denunciato una situazione di grave sfruttamento lavorativo da parte di veri e propri caporali nel nostro territorio - commenta Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile - È la prova che per una sempre più efficace azione di controllo e repressione di reati odiosi come questo, unitamente alla tutela della sicurezza dei lavoratori, sono necessarie maggiori risorse umane, finanziarie e strumentali. Ed è necessario anche intervenire drasticamente sulla legislazione in materia di immigrazione, che essendo ispirata a una logica proibizionista e securitaria favorisce precarietà, sfruttamento, ricattabilità e abbassa per tutti il livello di civiltà e di cultura del lavoro e della sicurezza".

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