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Cronaca

Al carcere di Ravenna un'area verde per colloqui con famiglie

"Devo ancora una volta constatare - afferma la Garante regionale dei detenuti- come senza l’apporto della società civile e del volontariato risulterebbe ben difficile dare completa attuazione ai principi di umanizzazione pur prevista dall’ordinamento penitenziario”.

La Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, in occasione dell’ultima visita effettuata alla Casa circondariale di Ravenna, ha raccolto il desiderio espresso dalla Direzione della struttura di poter allestire l’area verde dell’istituto, dedicata ai colloqui dei detenuti con le proprie famiglie. La Garante informa che l’azienda Italmetalli, di Valerio Fiori, con sede a Crespellano (Bologna) e leader in materia di recupero ambientale, nei giorni scorsi ha donato e già consegnato una fornitissima fornitura di arredi per il giardino, tra cui un gazebo con tavolo e sedie, una piscinetta e altri giochi estivi per i bambini.

Desi Bruno si unisce quindi ai ringraziamenti della direttrice, Carmela Di Lorenzo, la quale sottolinea come “iniziative così pregevoli testimoniano l’impegno concreto e la solidarietà della società civile che, se adeguatamente stimolata ad affacciarsi al mondo del carcere, si rende interprete delle istanze e dei bisogni delle persone ristrette, apportando un notevole contributo al miglioramento della loro qualità della vita, favorendo anche un più sano esercizio del diritto alla genitorialità in un contesto colorato, vivace e più adatto ai bambini”. “Devo ancora una volta constatare - aggiunge la Garante regionale dei detenuti-  come senza l’apporto della società civile e del volontariato risulterebbe ben difficile dare completa attuazione ai principi di umanizzazione pur prevista dall’ordinamento penitenziario”.

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