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Cronaca Alfonsine

Le bollette triplicano, il forno le mette in vetrina sui social: "Mai visto un periodo così difficile in 50 anni di attività. E chissà quest'inverno..."

Michela e Silvia Fabbri, titolari insieme ai loro genitori dell’azienda artigianale 'Fabbri Delizie da Forno' ad Alfonsine - attiva da 51 anni con quattro punti vendita sparsi tra Alfonsine e sant’Alberto - dopo l'ennesima bolletta triplicata hanno deciso di pubblicare tutto sulla loro pagina Facebook

Dopo le 'Bollette in vetrina', l'iniziativa di Confcommercio con l’obiettivo di informare i consumatori sulla situazione di difficoltà che le imprese stanno vivendo a causa dei rincari di luce e gas e delle materie prime, arrivano anche le bollette "sui social". Michela e Silvia Fabbri, titolari insieme ai loro genitori dell’azienda artigianale 'Fabbri Delizie da Forno' ad Alfonsine - attiva da 51 anni con quattro punti vendita sparsi tra Alfonsine e sant’Alberto - dopo l'ennesima bolletta triplicata hanno infatti deciso di pubblicare tutto sulla loro pagina Facebook, mettendo quelle del 2022 a confronto con quelle del 2021. I rincari sono evidenti: se ad agosto 2021 per il punto vendita di via Reale hanno dovuto pagare poco più di 2500 euro, ad agosto 2022 la cifra è schizzata a quasi 8400. Per il negozio di via Dei Mille, invece, la bolletta di agosto è passata da 640 euro a 1740. Non va meglio per il locale di via Roma, passato da 580 a 1500 euro.

"Vorrei cercare di capire come un'azienda può continuare a reggere - spiega affranta Michela - Ho deciso di pubblicare le bollette perchè a volte rischiamo di passare per ladri, ma non lo siamo. La situazione è ingestibile: noi abbiamo aumentato i prezzi ai clienti solo una volta, nei primi mesi dell'anno, di circa l'8%. Ora i clienti non riuscirebbero a sopportare un ulteriore aumento, se lo facessimo perderemmo quella piccola fetta di mercato che ci è rimasta. Stiamo cercando di assorbire tutto noi facendo il possibile, io ad esempio cerco di non usare mai l'aria condizionata, ma non si riesce a fare più di tanto... Converrebbe chiudere. Le bollette sono tutte triplicate, si cerca di rateizzare ma se poi non si riesce a pagare ti staccano tutto. E' un ricatto: io non credo sia solo una questione di guerra, ma penso ci sia tanta speculazione".

Una delle bollette pubblicate sui social dall'imprenditrice
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In questi 51 anni di attività, la situazione non è mai stata tanto critica secondo Michela: "I miei genitori lavorano ancora con me e mia sorella Silvia, e anche loro non hanno mai visto una cosa del genere. Io nei miei 34 anni di lavoro qui ho visto tanti cambiamenti, dall'apertura degli ipermercati al passaggio dalle lire agli euro fino alla crisi del 2008, ma mai nulla di così grave. Questo è il periodo peggiore di sempre. Poi dopo il Covid il modo di consumare delle persone è cambiato completamente: la gente era già calata prima, ora con questi rincari ha iniziato a spendere ancora meno. A Longastrino abbiamo dovuto chiudere perchè restare aperti era diventato troppo costoso, lasciando così a casa anche due dipendenti. E' dura...".

Con un autunno che non si prospetta di certo migliore, il rischio chiusura per attività come questa è reale. "Chissà chi si salva questo inverno, c'è da piangere - continua Michela - I politici non lo capiscono, sono troppo impegnati a capire chi prenderà la poltrona; e intanto noi? Fosse per me andrei a Roma a incatenarmi per fare un'azione di protesta. Ho messo le bollette sui social perchè non me ne vergogno. Anche io ho una famiglia e non so più come fare, è un periodo allucinante".

La famiglia di Michela
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