Lido di Savio o 'Bologna mare'? Una petizione per eliminare i cartelli: "Da quando Ravenna è in Emilia?"
Dal Comune hanno ribadito che la frazione continuerà a chiamarsi Lido di Savio. Ma la precisazione non è bastata: tanti sui social nelle ultime ore hanno protestato per i nuovi cartelli dal richiamo emiliano
Impazza la polemica sui social dopo il posizionamento dei cartelli turistici con la denominazione storica 'Bologna mare' a Lido di Savio. L'iniziativa è nata da un sondaggio promosso dal Comune di Ravenna per scegliere la denominazione del lido ravennate, al quale hanno partecipato 2244 cittadini e turisti. Si tratta dei caratteristici cartelli turistici di colore marrone e non dei cartelli bianchi di località, tanto che dal Comune hanno ribadito che la frazione continuerà a chiamarsi Lido di Savio.
Ma la precisazione non è bastata: tanti sui social nelle ultime ore hanno protestato per i nuovi cartelli dal richiamo emiliano. Qualcuno ha addirittura lanciato una petizione su Change.org per chiedere l'abolizione della dicitura - alle 13.30 di giovedì le firme ottenute erano già 425.
E l'eco delle polemiche è giunto fino a Forlì: "Il comune di Ravenna è passato in Emilia? - ironizza il consigliere comunale e segretario forlivese della Lega Albert Bentivogli - Quando è avvenuto il passaggio? Il sindaco Michele De Pascale e la giunta del partito democratico hanno permesso questa farsa? Ricordo ai senza patria che la Romagna è una terra con una collocazione storica, geografica e culturale ben precisa fondata su valori che i nostri padri hanno sempre tramandato, difeso e valorizzato. La Romagna è da sempre la terra dell’ospitalità e cortesia da non confondere però con la terra di chiunque. Cari “romagnoli” senza patria, vi ricordo che dal Santerno in giù c’è solo la Romagna".