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Cronaca Bagnacavallo

"Cartoline di Parole", arrivano scritti da tutta Italia per partecipare all'iniziativa

L'invito a scrivere lanciato nei mesi scorsi dalla Bottega dello Sguardo di Bagnacavallo ha riscosso interesse da Nord a Sud. Una selezione di cartoline è consultabile online

Si è conclusa la prima parte dell’iniziativa Cartoline di Parole, maratona di scrittura “nei giorni del contagio” promossa dalla Bottega dello Sguardo di Bagnacavallo in collaborazione con il Comune.
Centinaia di cartoline sono giunte da settanta persone residenti in tutta Italia: Bagnacavallo, Villanova, Glorie, Faenza, Ravenna, Forlì, Imola, Castel San Pietro, Bologna, Brisighella, Villafranca, Lugo, Alfonsine, Fossolo, Santarcangelo, Milano, Padova, Roma, Palermo, Lastra a Signa, Brescia, Cagliari, Belluno, Sassari, Napoli, Genova, Savona, Montichiari, Bari e altre località rimaste sconosciute.

Le Cartoline di Parole

Ora Renata Molinari e i suoi collaboratori della Bottega dello Sguardo stanno lavorando  alla ricerca di una forma che faccia vivere gli scritti oltre l’emergenza "così quando ci incontreremo, sapremo trovare il nostro posto e da lì raccontare e raccontarci cosa è successo, cosa ci è successo". Nel frattempo una selezione di cartoline è consultabile sul sito www.labottegadellosguardo.it.
Inoltre, sempre a proposito di incontri, la Biblioteca Teatrale Molinari, gestita dalla Bottega dello Sguardo, riaprirà lunedì 18 maggio, per la sola attività di restituzione e prestito, con i consueti orari: martedì 15-18, giovedì 9-12.

"Siamo partiti il 12 marzo – racconta Renata Molinari – con un piccolo volantino fatto in casa, come del resto tutto il lavoro fin qui realizzato... Un invito a scrivere, con metodo, pazienza e ascolto: il metodo viene dai corsi di scrittura di osservazione che da quasi quindici anni ho sperimentato e messo a punto nella conduzione di  laboratori di drammaturgia: molto in Paolo Grassi, ma prima e dopo con le persone che hanno condiviso, a tratti o con continuità, questo percorso di lavoro. La pazienza, qualità indispensabile di ogni allenamento al fare, si sposava in questo caso anche con la situazione di sosta (di chiusura) forzata che le misure di contenimento del contagio da Covid 2019 imponevano a tutti noi. L’ascolto, condizione necessaria per ogni forma d’attenzione - agli altri, all’altro, al proprio fare, a noi – sembrava porsi come linea guida di questa maratona di scritture. Scritture, al plurale, perché gli strumenti, la disciplina, le aspettative dei partecipanti erano inevitabilmente diverse. E tutte meritevoli d’attenzione.

C’è chi ha scritto e riscritto – continua Renata Molinari – seguendo con fiducia le indicazioni che venivano da me, che ero per molti di loro una perfetta sconosciuta, così come molti di loro lo erano – e ancora lo sono! – per me, che ora però conosco molto bene le loro cartoline… Altri hanno scritto una cartolina di adesione, mandato un messaggio nella bottiglia, fissato un pensiero, più spesso un sentimento, una immagine da questa clausura che si faceva sempre più lunga… Qualcuno ha provato, qualcuno ha lasciato, qualcuno si è inserito in corsa, quasi fuori tempo massimo, qualcuno ha pensato di dare un seguito tutto personale alla maratona, qualcuno ha scoperto che la relazione con la scrittura poteva ridefinire le aspettative iniziali; una partecipante me l’ha chiesto: “… e lei? Quali sono le sue aspettative?”. La risposta è complessa, più facile dire cosa sogno: creare un coro… un coro di persone lontane e diverse, accomunate dal fatto di vivere, ciascuno a suo modo, in luoghi diversi, una identica condizione “storica” di solitudine e spaesamento, e che in questa situazione non rinunciano a dire, non abdicano alla parola".

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