Centri d'accoglienza di Tagliata, il prefetto calma la polemica: "Sono in programma frequenti controlli"
Dopo le critiche rivolte da albergatori e associazioni contro i centri di accoglienza, interviene il prefetto De Rosa: "Le criticità riscontrate sono già state o sono in corso di soluzione"
Alla protesta di albergatori e associazioni di categoria, diretta contro la presunta "malagestione" dei centri d'accoglienza per profughi a Tagliata, risponde il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa rendendo noto il verbale d'ispezione ai Centri di Accoglienza Straordinaria presso gli Hotel Kitty e Simonetta. Dalla relazione redatta dalla capo di gabinetto Maria Rosaria Mancini emerge che: "nessuna irregolarità" è stata segnalata dalla Polizia Locale o in sede di "colloqui effettuati dai Servizi Sociali con l’assistenza della mediatrice di lingua ucraina", mentre sarebbero emerse "alcune irregolarità per la parte di competenza dell’Ausl, anche per quanto riguarda l’antincendio, che verranno ulteriormente approfondite, sia in maniera documentale che con un successivo accesso ispettivo".
Come evidenzia il prefetto, "le strutture di accoglienza in località Tagliata, dall’epoca della loro attivazione, sono state sottoposte ai monitoraggi previsti e, con la più ampia collaborazione di tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti, le problematiche e le criticità evidenziate sono state sempre superate, consentendo di mantenere un livello di convivenza accettabile. Si tratta di contemperare, in tale contesto, le necessità che emergono dalla convivenza di persone portatrici di diverse culture e, a volte, anche di esigenze speciali – per motivi di salute o altro – con la vocazione esclusivamente turistica del territorio dove i Centri di Accoglienza sono localizzati".
"Di recente, personale di questa Prefettura, unitamente a funzionari del Comune di Cervia e dell’Ausl, ha effettuato un sopralluogo presso gli Hotel Kitty e Simonetta, a seguito del quale le criticità riscontrate sono già state o sono in corso di soluzione - prosegue De Rosa - In particolare, l’Hotel Kitty attualmente è destinato esclusivamente all’accoglienza delle famiglie ucraine e tale situazione di emergenza non ha permesso, per l’anno in corso, di sospendere l’operatività della struttura per i mesi estivi, come avveniva negli anni passati. Per quanto attiene, più nel dettaglio, le asserite ricadute della presenza dei Centri sull’ordine e la sicurezza pubblica, non esiste un riscontro oggettivo che derivi da un incremento dei numeri dei reati commessi, con l’eccezione di un recente arresto per spaccio di droga avvenuto all’interno dell’albergo Kitty, che ha coinvolto un soggetto che non era tra gli ospiti della struttura di accoglienza".
"In passato, si sono verificati casi di coinvolgimento di alcuni ospiti in situazioni che sono state immediatamente sanzionate con la revoca delle misure di
accoglienza. Per il prossimo periodo estivo - conclude il prefetto - tenuto conto anche delle risultanze del recente accesso ispettivo, sono in programma frequenti controlli da parte dell’Organismo Ispettivo della Prefettura e, qualora emergano situazioni di difformità dalla convenzione attribuibili al gestore o alle persone in accoglienza, verranno sanzionate con puntuali diffide o provvedimenti di revoca delle misure di accoglienza".