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Cronaca

Case in montagna, dalla Regione 970mila euro per chi ha scelto l'Appennino ravennate

In provincia di Ravenna sono stati approvati 16 interventi che riceveranno 30mila euro a fondo perduto per acquisti o ristrutturazioni

Andare a vivere in Appennino? La Regione rilancia e raddoppia, dando questa opportunità a ulteriori 346 giovani coppie o famiglie che si aggiungono alle prime 341 che si erano già aggiudicate il contributo nella prima graduatoria del Bando Montagna. Salgono dunque a quasi 700 i nuclei familiari che su tutto il territorio riceveranno circa 30mila euro a fondo perduto per acquistare o ristrutturare un’abitazione in uno dei 119 comuni montani dell’Emilia-Romagna. Età media di poco superiore ai 30 anni, in 9 casi su 10 nuclei con figli: questo il profilo delle nuove famiglie che ottengono l’aiuto regionale, in linea con quelle della prima chiamata.

Una promessa mantenuta grazie a uno stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro che porta a 20 milioni il totale delle risorse messe a disposizione dal Bilancio regionale: un plafond che mobilita ulteriori investimenti privati attraverso i lavori di ristrutturazione previsti in molti casi. Per i territori montani una preziosa iniezione di risorse, anche occasione di sviluppo e lavoro, grazie ai cantieri che si apriranno. Anche per questa seconda tranche di domande ammesse a finanziamento, infatti, la gran parte dei lavori saranno affidati a imprese del territorio.

“Di fronte al successo di questa misura, unica nel suo genere nel Paese e citata da molti quale esempio virtuoso, e alle tante domande arrivate e giudicate idonee, ci eravamo subito impegnati a raddoppiare i fondi disponibili e, soprattutto, i beneficiari- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presentando il provvedimento in videoconferenza stampa-. Lo facciamo a pochi mesi dalla prima tranche, con uno stanziamento rilevante, interamente dal bilancio regionale, e diamo gambe a ciò che avevamo detto rivolti alle tante famiglie e giovani coppie che hanno risposto con entusiasmo alla nostra proposta. Perché sia chiara una cosa: a vincere è la montagna, territorio splendido della nostra regione, con 700 giovani coppie, famiglie o nuclei aiutate nella loro decisione di voler vivere in appennino, o di rimanervi. Abbiamo centrato l’obiettivo, cogliendo un bisogno diffuso. Per questo renderemo strutturale questa misura, finanziandola anche nei prossimi anni. Mi auguro anzi che il Governo possa destinare fondi alle aree montane, sostenendo provvedimenti di questo tipo. Un bisogno che va nella stessa direzione delle nostre politiche di rilancio dei territori montani: un impegno a 360 gradi per promuovere uno sviluppo sostenibile di questa parte così importante del territorio regionale, con l’obiettivo di colmare il divario con la pianura e i grandi centri abitati, perché potremo ripartire più forti di prima solo se ripartiremo tutti insieme”.

“L’impressionante mole di richieste per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa in montagna- osserva l’assessore a Montagna, parchi e forestazione Barbara Lori- sono il segno tangibile che i nostri sforzi per andare incontro alle necessità delle persone e dei territori dell’Appennino hanno colto nel segno.  Abbiamo dato il via un progetto straordinario che mette al centro le giovani coppie e le famiglie, intervenendo in maniera concreta nel loro futuro. Il nostro obiettivo è anche valorizzare e promuovere queste aree scommettendo sulle opportunità che rappresentano in chiave sociale, ambientale ed economica. Il bando ‘Giovani coppie 2020’, che ha messo a disposizione complessivamente 20milioni di euro, ci ha permesso di avviare un percorso virtuoso per il nostro Appennino. Non si tratta ‘solo’ di una casa, ma di un ‘movimento’ che aiuta a contrastare lo spopolamento della montagna. Questo attraverso l’arrivo di nuove famiglie che scelgono di vivere fuori dai centri urbani contribuendo a dare nuova linfa vitale a questi territori e a rafforzare politiche di sostenibilità,a partire dal recupero di parte del patrimonio edilizio esistente”.

Il bando

Uscito lo scorso maggio, con il via a settembre alla presentazione delle domande, il Bando Montagna aveva visto 2.310 domande ammissibili, di cui 341 appunto finanziate a novembre. Un successo e la conferma di un rinnovato interesse per questi territori così preziosi da un punto di vista ambientale, nei quali va scongiurato il rischio di spopolamento e invecchiamento demografico. Con lo scorrimento della graduatoria vengono finanziate 346 domande per ulteriori 10 milioni di euro (per l’esattezza 9.988.280 euro). Di queste, 167 per l’acquisto di una abitazione, 84 per un intervento di ristrutturazione e 95 per un intervento misto di acquisto e ristrutturazione. L’analisi di questa seconda tranche di domande conferma complessivamente quanto era già emerso per la prima.  Nell’87 % dei casi si tratta di nuclei familiari o monoparentali con figli, nel 13% di single. L’età media continua ad essere bassa, di poco superiore ai 30 anni. Sostanzialmente in linea anche il valore dell’importo medio assegnato, di poco inferiore ai 29 mila euro.

Gli interventi in provincia di Ravenna

Su 346 interventi, 16 sono quelli che riguardano i comuni montani della provincia di Ravenna per un importo complessivo dei contributi di 977.061 euro. Erano state 99 le domande presentate nel Ravennate. Gli interventi approvati nel 2020 erano stati 10 per Brisighella (7 acquisti 2 ristrutturazioni 1 misto, per un totale di 300mila euro) e 7 per Casola Valsenio (5 acquisti 1 ristrutturazione 1 misto per 202.061 euro). A questi interventi nel 2021 se ne sono aggiunti altri 11 per Brisighella (7 acquisti 2 ristrutturazioni 2 misti per un importo di 325mila euro), 3 per Casola Valsenio (1 acquisto 1 ristrutturazione 1 misto per 90mila euro) e 2 per Riolo Terme (1 acquisto e un intervento misto per un totale di 60mila euro).

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