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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Conselice

Conselice, processione mariana: la comunità islamica chiede scusa ai cattolici

Durante il colloquio, franco e chiarificatore, Abouelhussein ha proposto di poter porre un gesto di scuse direttamente all'assemblea dei fedeli e l'idea è stata accolta da don Massimo Pelliconi e dai suoi collaboratori.

Alla presenza del sindaco Paola Pula, la comunità cattolica ha incontrato nei giorni scorsi Mohamed Abouelhussein, responsabile dell'associazione culturale islamica di Conselice “Attadamun”, dai cui locali erano partite le grida di alcuni minori contro una delle processioni mariane della parrocchia di San Martino. Durante il colloquio, franco e chiarificatore, Abouelhussein ha proposto di poter porre un gesto di scuse direttamente all'assemblea dei fedeli e l'idea è stata accolta da don Massimo Pelliconi e dai suoi collaboratori.

Lontano da ogni riflettore o da influenze mediatiche, l'incontro è avvenuto nella cornice della ottocentesca Chiesa di San Martino al termine di una funzione religiosa particolarmente affollata, dove il sacerdote di Conselice, dopo la benedizione conclusiva della santa Messa domenicale, ha dato la parola al responsabile del centro islamico locale.

“Sono qui in rappresentanza del centro islamico Attadamun e chiedo scusa per quanto accaduto e per quanti sono rimasti offesi durante la processione e dopo - ha esordito Mohamed Abouelhussein -, ma noi non abbiamo nessun odio da consumare verso la comunità cattolica, perché siamo entrambi servi dello stesso Dio ed entrambi rispettiamo le tradizioni da cui proveniamo, che sono tradizioni di pace e rispetto reciproco. Non a caso mia figlia si chiama Maria”.

Nel ringraziare l'Amministrazione comunale e don Massimo Pelliconi per l'attenzione e la disponibilità al dialogo dimostrata, il responsabile del centro islamico locale ha proseguito ringraziando Dio «che ci ha guidato a fare questi passi», ma ha trovato esagerato e fuorviante quanto apparso su alcuni giornali, dove lo spiacevole fatto accaduto è stato forzatamente ricondotto a quanto accade nel mondo con la vicenda dell'Isis o dei gruppi armati dei talebani.

"Noi come centro di cultura islamica non seguiamo nessun movimento o gruppo che faccia riferimento all'Isis e ancor meno ai talebani, non seguiamo nessuna persona e nessun Governo - ha concluso Mohamed Abouelhussein - perché il Corano ci insegna che chi ammazza una qualsiasi anima senza colpa, ammazza il mondo e non vogliamo che nessuno sfrutti l'occasione per creare divisioni tra la nostra comunità di fede e la comunità di fede cattolica".

"Il nostro territorio ha bisogno di tali gesti di pacificazione che rafforzano il valore della libertà religiosa, continuando così un dialogo e il dialogo va continuato nel mutuo rispetto - sottolinea Raffaella Gasparri, assessore alle Politiche sociali del Comune di Conselice - l'importante è conoscere l'altro nella consapevolezza che ogni persona è portatrice di una dignità intangibile; solo con queste basi si può sperare in una reale integrazione, nella ferma condanna di ogni forma di intolleranza e di integralismo".

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