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Cronaca

Casse di colmata, l'ex presidente dell'Autorità Portuale assolto in Corte d'Appello

Galliano Di Marco, è stato assolto, dopo la condanna in primo grado (a 16 mesi e 14.000 euro di ammenda) nell'ambito del processo per i fanghi depositati nelle casse di colmata della Sapir e considerati come una discarica abusiva

L'ex presidente dell'Autorità portuale di Ravenna, Galliano Di Marco, è stato assolto, dopo la condanna in primo grado (a 16 mesi e 14.000 euro di ammenda) in Corte di appello di Bologna nell'ambito del processo per i fanghi depositati nelle casse di colmata della Sapir e considerati come una discarica abusiva. Dopo la prima udienza di una ventina di giorni fa è arrivata la sentenza, tutto in modalità online.

Il diretto interessato non nasconde la sua soddisfazione: "Non ho mai avuto dubbi", anche perchè "ho servito il porto di Ravenna con onore e disciplina". Di Marco è ora "felicemente" nel capoluogo veneto come direttore generale di Venezia terminal passeggeri e proprio un paio di giorni fa è stato nominato all'unanimità vicepresidente di Assiterminal, l'associazione dei terminalisti italiani. Nei confronti di Ravenna "non ho nessun motivo di rivalsa - aggiunge - resta un gran bel ricordo".

Tra i primi a commentare l'assoluzione c'è Ravenna in Comune, che sui social sottolinea che "se il porto di Ravenna versa in crisi, la responsabilità sta in capo agli stessi poteri che hanno boicottato l'azione di Di Marco". Le conseguenze della sentenza, prosegue il gruppo, saranno "pienamente comprensibili solo quando sarà conosciuta nella sua completezza e nelle motivazioni. Per ora registriamo il fatto che Di Marco era stato condannato in primo grado nonostante non fosse mai riuscito a scavare un grammo di sabbia per l'opposizione dei poteri politici ed economici locali".

Opposizione e mancata conferma nel 2016, aggiunge Ravenna in Comune "hanno comportato un ritardo di almeno cinque anni. Senza contare quelli precedenti". Dunque, conclude il gruppo, "se è riconosciuta la sua assoluzione in quella che è stata la conduzione del porto per gli anni a lui precedenti, andrà politicamente analizzata la responsabilità di chi invece ne è stato l'effettivo artefice. Anche perchè nel porto i poteri di allora sono gli stessi di adesso". (fonte Dire)

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