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Cronaca Cervia

“Possiamo aiutarvi", presentato a Cervia un catalogo contro le truffe

Sono intervenuti il capitano Giuseppe Mercatali, comandante della Compagnia di Cervia-Milano Marittima, il sindaco Luca Coffari, e l'assessore alla sicurezza, Gianni Grandu

Venerdì mattina l'Arma Carabinieri e il Comune di Cervia hanno presentato “Possiamo aiutarvi", un utile catalogo contro le truffe. Sono intervenuti il capitano Giuseppe Mercatali, comandante della Compagnia di Cervia-Milano Marittima, il sindaco Luca Coffari, e l'assessore alla sicurezza, Gianni Grandu. Sono stati evidenziati alcuni suggerimenti: "Non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei che si presentano per una visita, soprattutto se in quel momento si è soli in casa; non mandare i bambini ad aprire la porta; prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e se si ha di fronte una persona che si è mai vista, è necessario aprire con la catenella attaccata, e, prima di farlo entrare, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento".

E ancora: "non chiamare le utenze telefoniche fornite dagli interessati, perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice; tenere a disposizione un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Hera, etc.) così da averli a portata di mano, in caso di necessità". Viene suggerito di "diffidare delle persone che si spacciano per operatori di enti pubblici e privati, che con la scusa di perdite di gas, rischio inquinamento e radioattività nella vostra zona, consigliano di prendere tutti i soldi e gioielli che avete in casa, di metterli in una busta e di riporli nel frigorifero per “proteggerli”: è una truffa".

Attenzione anche ai falsi Carabinieri: "diffidare da chi si presenta a casa senza una divisa: a volte i truffatori in abiti civili mostrano un falso tesserino di riconoscimento; di massima le Forze di Polizia operano in divisa e utilizzano autovetture di servizio, accertarsi quindi, prima di aprire la porta, se all’esterno vi sono auto dei “Carabinieri” “Polizia” “Guardia di Finanza”, altrimenti chiamate il 112, o chiedete aiuto ad un vicino". "Le somme sottratte con questo metodo - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri - arrivano a diverse migliaia di euro".

Ed ecco altri suggerimenti: "In banca o in posta è suggerito farsi accompagnare da qualcuno soprattutto se si ritira la pensione o se è neccesario versare o prelevare del denaro". Durante la spesa o al mercato "non lasciare incustodita la borsa e fare attenzione a chi colpisce o si avvicina senza motivo perché  possono rubare il portafogli o sfilare la collana". In bicicletta "non riporre la borsa o il borsello nel cestello o nel portaoggetti, potrebbero facilmente asportarlo". Attenzione al’abbraccio: è consigliato "non fermarsi mai per dare ascolto a sconosciuti, anche se all’apparenza sono cordiali e ben vestiti, si spacciano per amici o chiedono indicazioni stradali e ringraziano e abbracciano, attenzione perchè nella circostanza sfilano il portafogli l’orologio o la collanina".

All’uscita dalla banca o dall'ufficio postale attenzione "se si avvicina un impiegato e mostra velocemente un tesserino e chiede di controllare se le banconote che avete appena ritirato siano autentiche. Ovviamente il denaro verrà ritenuto falso e verrà rubato". Poi c'è il raggiro dellaa giacca sporca: "donne o uomini con bambini o ragazzi, urtano rovesciando addosso una bibita o un caffè, poi con la scusa di ripulirvi gli abiti rubano il portafogli". Quindi i falsi incidenti/truffa dello specchietto: "mentre a bordo dell'auto si incrocia un'altra vettura o un pedone, è possibile sentire un tonfo secco sulla carrozzeria: l’altro veicolo si ferma e il conducente scende mostrando i danni sulla carrozzeria o allo specchietto della sua auto o il pedone lamenta di essere stato colpito, chiedendo di essere risarcito. Poi bonariamente chiede una piccola somma di denaro in contanti, per risolvere il tutto".

Infine i falsi avvocati o carabinieri: "se si presenta con insistenza un amico o chiama a telefono un avvocato o carabiniere dicendo che un nipote o figlio ha avuto un incidente o che è stato fermato/arrestato e si trova in caserma dai Carabinieri ed ha bisogno di soldi; è una truffa. Dirà che un suo collaboratore verrà a casa a prelevare il denaro. E' necessario non consegnare loro denaro o altri beni. Chiederanno di prelevarlo in banca e si renderanno disponibili ad accompagnarti. E' una truffa".

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