rotate-mobile
Cronaca

Celebrata la fondazione della Capitaneria di Porto, "Non c'è colore della pelle che possa impedire il soccorso"

Il ministro Toninelli, nel suo intervento, ha ricordato che in quattro anni la Guardia Costiera ha salvato 600.000 vite trovandosi quasi sempre a “essere l’unica a intervenire in un’area estesa circa la metà del Mediterraneo, su cui si affacciano 23 Paesi"

Alla presenza del presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Danilo Toninelli, del Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, del Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, del Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, la Capitaneria di porto ha celebrato al comando generale il 153esimo anniversario della fondazione, avvenuta il 20 luglio 1865 con la firma da parte del re Vittorio Emanuele II del Decreto 2438 istitutivo del Corpo delle Capitanerie di Porto, frutto della fusione dei preesistenti Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina.

A fare gli onori di casa il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, che, dopo l'esecuzione dell'inno della Guardia Costiera "Angeli del Mare", ha ricordato l’identità di un Corpo, responsabile di una molteplicità di compiti che spiegano il perché di un’organizzazione così articolata, ribadendo che “quel principio non scritto che risiede nell’animo di ogni marinaio, quello di prestare aiuto a chiunque rischi di perdere la propria vita in mare, è un principio che è segno e baluardo distintivo di civiltà”. Passaggio questo che ha avuto scontato sostegno del Capo di Stato Maggiore Girardelli.

Il ministro Toninelli, nel suo intervento, ha ricordato che in quattro anni la Guardia Costiera ha salvato 600.000 vite trovandosi quasi sempre a “essere l’unica a intervenire in un’area estesa circa la metà del Mediterraneo, su cui si affacciano 23 Paesi". "La linea resta la stessa - ha ribadito - non c’è passaporto, colore della pelle, lingua e cultura che possa impedire il soccorso”, è indispensabile però una condivisione del problema a livello Europeo e un supporto alla Guardia Costiera Libica. Il ministro ha ricordato inoltre che è in corso la creazione di un centro di coordinamento dei soccorsi a Tripoli, l’addestramento di marinai Libici, la cessione di imbarcazioni e sono in programma incontri con agenzie Onu. La cerimonia si è conclusa con la consegna di 3 medaglie al valore di Marina, due d'argento e una d'oro, a militari del Corpo che, dimostrando professionalità e perizia marinaresca in diversi scenari operativi, hanno salvato la vita di numerose persone, mettendo a rischio la propria incolumità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Celebrata la fondazione della Capitaneria di Porto, "Non c'è colore della pelle che possa impedire il soccorso"

RavennaToday è in caricamento