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Cronaca Lugo

Lugo celebra Aurelio Baruzzi, eroe della Grande guerra

Baruzzi è nato a Lugo il 9 gennaio 1897 da Giovanni e Pia Cortesi. Fece parte del corpo dei volontari ciclisti di Lugo, utilizzando la sua bicicletta

La città di Lugo celebra Aurelio Baruzzi, eroe della Grande guerra, con un calendario di iniziative che si svilupperà nei mesi di aprile, maggio e settembre 2016. Sabato alle 16.30 al Salone Estense della Rocca ci sarà la conferenza dal titolo “Aurelio Baruzzi: 8 agosto 1916, quel giorno a Gorizia”, tenuta da Marco Cimmino, storico militare specializzato nello studio della Grande guerra. Seguirà nella Torre del soccorso l’inaugurazione della mostra fotografica “Aurelio Baruzzi: eroe della Grande guerra”, che rimarrà allestita fino a domenica 15 maggio; l’esposizione, a ingresso libero, il giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. Sabato 14 maggio alle 10 al cimitero di Lugo ci sarà una cerimonia in onore dell’eroe, cui seguirà la santa messa nel Sacrario dei caduti di Lugo, presso la chiesa degli ex padri cappuccini in via Cardinal Massaia 7. Alle 17 al Salone Estense della Rocca il presidente dell’Unuci di Lugo Renzo Preda e lo studioso Paolo Gagliardi presenteranno “Baruzzi e la sua Lugo”, con filmati, lettere e poesie. Infine, domenica 18 settembre sarà organizzata una gita a Gorizia “Sulle orme di Aurelio Baruzzi”.

“Questo calendario vede coinvolti molti luoghi simbolo del nostro comune, a partire dal nostro museo Baracca - ha rimarcato il primo cittadino Davide Ranalli -. L’Unuci, con la quale abbiamo un’ampia collaborazione, è in grado di creare iniziative di carattere culturale che aiutano a storicizzare il nostro passato e offrono opportunità ai cittadini. La sfida sarà quella di trasformare la figura di Aurelio Baruzzi facendolo conoscere al grande pubblico. La Regione sta portando avanti un progetto legato alla memoria e noi insieme ad alcuni intellettuali del nostro territorio stiamo preparando un progetto idoneo a far conoscere la nostra storia”.

“L'amministrazione ha voluto celebrare la Grande guerra con eventi iniziati lo scorso anno e che proseguiranno per tutto il triennio del centenario, fino al 2018 compreso - ha dichiaratoAnna Giulia Gallegati, assessora alla Cultura del Comune di Lugo -. Ogni iniziativa viene realizzata grazie a collaborazioni che si instaurano con le realtà locali, in questo caso dobbiamo ringraziare l’Ascom per aver contribuito alla costruzione del calendario”. “Siamo molto sensibili al senso di appartenenza in termini di promozione territoriale - ha sottolineato Fausto Mazzotti, presidente di Ascom Confcommercio Lugo -. Per questo sosteniamo con convinzione questo calendario anche dal punto di vista economico”.

“Lugo è una delle città con più medaglie della Grande guerra in proporzione agli abitantio: a fianco di Francesco Baracca ci sono Aurelio Baruzzi, Antonio Calderoni e Giovanni Bertacchi; ci sono poi 48 medaglie d’argento e 43 di bronzo - ha ricordato Renzo Preda, presidente dell’Unuci - Sezione di Lugo -. Oltre la fama di Baracca, ben poco si conosce degli altri eroi della nostra città. A Gorizia ho toccato con mano l'entusiasmo che veniva riservato a Baruzzi in occasione delle celebrazioni negli anni in cui era ancora in vita. Le straordinarie imprese di Baruzzi ora troveranno maggiore diffusione anche presso i lughesi”. “Ricordiamo inoltre che il 4 novembre 1921 il generale Baruzzi fu tra coloro che portarono in spalla la bara del milite ignoto a Roma all’Altare della patria”, ha aggiunto Daniele Serafini, direttore del Museo “Francesco Baracca”.

Baruzzi è nato a Lugo il 9 gennaio 1897 da Giovanni e Pia Cortesi. Fece parte del corpo dei volontari ciclisti di Lugo, utilizzando la sua bicicletta. Alle prime notizie dell’entrata in guerra dell’Italia volle arruolarsi volontario e ancora minorenne faticò non poco per persuadere il padre e ottenere il consenso. Operò dapprima nel 41° reggimento fanteria sul monte Merzli. Nominato sottotenente di complemento nel 28° reggimento fanteria della Brigata Pavia, partecipò nel dicembre 1915 alle operazioni sul Sabotino e sul Podgora meritandosi una medaglia di bronzo. All’alba dell’8 agosto 1916, all’inizio della battaglia per la conquista di Gorizia, con soli quattro uomini fece irruzione nel sottopassaggio ferroviario di Gorizia e costrinse alla resa duecento soldati e alcuni ufficiali austriaci che difendevano il posto. Passato a guado l’Isonzo, fu il primo a entrare in Gorizia e raggiunta la stazione ferroviaria vi issò il tricolore. Il re gli concesse la medaglia d’oro, che gli fu consegnata sul campo dal duca d’Aosta. Promosso capitano nell’ottobre del 1917, combatté sugli altipiani con la compagnia Arditi reggimentale. Durante la Battaglia del solstizio, il 19 giugno 1918 a Fagarè sul Piave, circondato da forze avversarie, cadde prigioniero. La strenua difesa e il suo coraggio gli valsero la seconda medaglia di bronzo. Tentò ben tre volte la fuga dalla prigionia. Rientrò in patria il 10 novembre 1918, sei giorni dopo la vittoria. Raggiunse il grado di generale di Divisione. Morì a Roma il 9 marzo 1985.

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