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Cronaca Alfonsine

Un secolo di storia per il calcio di Alfonsine: "100 anni fa si giocava in un ex cimitero"

Nonostante l'esclusione dal campionato, la comunità di Alfonsine celebra la storia centenaria della sua squadra in un libro. Tra i ricordi due promozioni in Serie D, la Coppa Italia dilettanti e quel calciatore della Nazionale

E' un centenario da celebrare, quello dell'Alfonsine Calcio, anche se si tratta di un centenario dai contorni amari. E' arrivata infatti a dicembre la decisione del giudice sportivo di escludere l'Alfonsine Fc 1921 dal campionato di Eccellenza. Una stagione partita male per l'Alfonsine, con la squadra 'esiliata' sul campo di San Zaccaria, un campionato che ha visto l'Alfonsine perdere tutte le partite e che, dopo non aver disputato le ultime due giornate per mancanza di giocatori, si è concluso anzitempo con la l'esclusione di una società che, proprio nel 2021, avrebbe dovuto festeggiare i 100 anni di storia.

Questo però non ferma la comunità alfonsinese che, seppur amareggiata, vuole celebrare un passato ricco di bei ricordi, personaggi e vittorie. Una storia che viene raccontata nel libro "1921-2021 Calcio Alfonsinese", volume curato dal Circolo Filatelico V. Monti di Alfonsine. Si tratta della 26esima pubblicazione per il circolo che, in questo libro, ha voluto raccontare il secolo di vita della formazione locale chiudendo con il campionato 2020-2021, interrotto dal Covid dopo 3 giornate.

Ci svela qualcosa di più del libro (presentato venerdì ad Alfonsine e accompagnato da una mostra al teatro comunale) Alberto Vistoli, cassiere del Circolo Filatelico Monti, nonché uno dei 12 autori che hanno dato vita al volume. "Nel 1921 la squadra di Alfonsine iniziò a giocare nel campionato di terza categoria. Allora esisteva un solo campo da calcio ricavato dall'area dell'ex cimitero". Non si deve pensare ai moderni impianti di oggi, come spiega Vistoli: "D'inverno c'era una tinozza piena d'acqua ghiacciata. I calciatori dovevano rompere il ghiaccio con martello e scalpello per farsi la doccia". Cento anni dopo la situazione è cambiata e oggi la città di Alfonsine può contare invece su tre campi da calcio: lo stadio Brigata Cremona (stadio inaugurato nel 1979 dove attualmente gioca l'Only sport Alfonsine che milita in Terza categoria), il Rino Bendazzi (costruito nel primo dopoguerra e che oggi ospita la squadra amatoriale Alfonsine Asd 2021) e il vecchio campo su corso Garibaldi.

Alfonsine Fc 1921 vittoria eccellenza 2016-2

Il progetto del libro riprende una pubblicazione fatta nel 2000 dalla società sportiva Alfonsine Fc 1921, ma rafforzando la ricostruzione dei primi 80 anni con nuove foto, informazioni e curiosità e completando la storia secolare con gli ultimi due decenni. E anche se si parla di una squadra che non ha mai raggiunto le serie maggiori, non mancano gli aneddoti. Memorabile è certamente la stagione 1982-83 "quando l'Alfonsine vinse il campionato di Promozione senza perdere nemmeno una partita - racconta Vistoli - in quella squadra c'era anche Valerio Spadoni" già giocatore della Roma in serie A e della nazionale di Bearzot che, dopo un brutto infortunio, venne a concludere la sua carriera nella formazione romagnola. 

Tante altre sono le vittorie da ricordare per i tifosi dell'Alfonsine, come le due recenti vittorie nel campionato di Eccellenza (2015-2016 e 2018-2019) che avevano permesso lo storico approdo in Serie D. Nella stagione 2009-2010, invece arrivò il trionfo nella Coppa Italia dilettanti Emilia-Romagna. Oggi invece l'Alfonsine si trova di fronte a una delle sue più terribili sconfitte: l'esclusione dal campionato. Vistoli, che oltre a essersi occupato delle ricerche è anche un grande tifoso, ha ricordato anche altre pagine difficili del calcio locale: "Nel 1985-86 ci siamo trovati in una situazione simile a oggi, con la società in difficoltà. Allora la comunità salvò il settore giovanile".

Insomma, mentre si dovrà riflettere su ciò che è accaduto, la città di Alfonsine dovrà anche provare a riprendere le redini della sua squadra locale e tentare ancora una volta di rinascere. E proprio a questo proposito Vistoli vuole ricordare un episodio, sperando che sia di buon auspicio: "Nella stagione 1983-84 giocammo contro il Chievo in un campetto parrocchiale nella golena dell'Adige che rischiava di essere sommerso alla prima piena del fiume". Si trattava dell'allora campionato interregionale. Da quei tempi il Chievo ha fatto molta strada, come noto, da squadra di quartiere è giunta fino alla serie A, raggiungendo addirittura i preliminari di Champions League.

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