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Cronaca

Centro museale didattico per bambini: "Barriere architettoniche e locali ghiacciati"

Il consigliere del Carroccio Learco Vittorio Tavoni ha presentato un'interrogazione sulle “Situazioni critiche nel Centro Museale Didattico situato in San Pietro in Campiano e della relativa area di pertinenza”

Il consigliere del Carroccio Learco Vittorio Tavoni, per iniziativa del vicepresidente Area Territoriale n.8 Lorenzo Zandoli, ha presentato un'interrogazione sulle “Situazioni critiche nel Centro Museale Didattico situato in San Pietro in Campiano e della relativa area di pertinenza”. "Il museo è sorto con la presenza e la collaborazione degli insegnanti e dei  cittadini di, che raccolsero molti reperti emersi durante i lavori agricoli e ed edilizi, reputandoli una importante componente per l’insegnamento della storia locale - spiega Tavoni - Molte sono le scolaresche delle scuole elementari e medie inferiori che si recano al Museo per visitare la Sezione Archeologica e la Sezione Etnografica:  gli scolari possono portare con sé quanto viene da loro preparato durante la visita e mantenere così un ricordo della visita e di queste esperienze didattiche".

"Tuttavia - prosegue il consigliere - per accedere al piano terra (rialzato di quattro gradini) non vi è alcuna pedana di calpestio per gli allievi diversamente abili e a questo inconveniente sopperiscono in genere i compagni di coloro che sono in carrozzella: certo non è un bel biglietto dì ingresso. Per accedere al piano superiore la scala esistente non è dotata di impianto montascale per gli allievi diversamente abili, che quindi possono visitare solo la metà del museo didattico. Sia al piano terra che al piano superiore, inoltre, non vi sono bagni per i diversamente abili, pur essendovi lo spazio per fare la dovuta trasformazione dei bagni tradizionali esistenti. A ciò si aggiunge il fatto che il fabbricato sia riscaldato in maniera molto carente ,in particolare al piano superiore, dove da novembre a marzo è utilizzato in maniera insoddisfacente perché a fatica si raggiungono i 18 gradi: occorre intervenire sulla caldaia di riscaldamento, che si trova in un fabbricato esterno rispetto al museo e le cui tubazioni non sono coibentate. Infine l’area circostante il fabbricato è poco curata: sul retro vi è un fabbricato di modeste dimensioni con manto di copertura a rischio di crollo. Detta area di pericolo non è stata recintata come avviene con strutture provvisorie per cautelarsi da ingressi non autorizzati e quindi non ricevere avvisi di carattere penale, in caso di incidenti con lesioni".

"Si interroga dunque il sindaco - conclude Tavoni - per conoscere quali provvedimenti intenda mettere in pratica per rendere la situazione all’interno del museo fruibile per tutti i mesi invernali potenziando l’impianto di riscaldamento, per eliminare tutte le barriere architettoniche e per mettere in sicurezza la zona esterna pericolante e ora non protetta".

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