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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cervia

Cervia, nascono le Porte di Comunità: il territorio in soccorso delle persone fragili

Già otto adesioni sul territorio cervese al progetto lanciato dal Comune. L'obiettivo principale sarà il contrasto alla solitudine

Sono otto le realtà che hanno risposto all’Avviso pubblico presentato dall’Amministrazione per manifestare l’interesse ad attivare una Porta di comunità sul territorio, un risultato molto significativo che permetterà di creare nuovi spazi di ascolto, supporto e accompagnamento per chi ne ha necessità.

Queste le realtà che hanno aderito: Mensa Amica, in partenariato con altre 9 realtà (Gruppo Scout Cervia 1, Pro loco Savio, Banco di solidarietà, Caritas Cannuzzo, Castiglione e Cervia, Cervia Buona, Cooperativa Sociale San Vitale, Ipssar); Emporio Solidale, in partenariato con altre 5 realtà (Croce Rossa, Scuola alberghiera IAL, pro loco Castiglione, associazione Helper, Cooperativa sociale San Vitale); Condominio Solidale gestito da Cooperativa sociale Sole; associazione "Francesca Fontana" per quartiere di Pisignano, in partenariato con Consiglio di Zona, Centro sociale, Centro sportivo (gestiti da Associazione Grama) e Associazione Calcio Del Duca; associazione Arca 2005 per canile comunale, in collaborazione con Consiglio di Zona e altre realtà (Lions Club, Scout Bellaria, Lance CB, Parco Naturale); Casa Famiglia "La Villa di Savio"; Cooperativa Sociale Mosaico, in partenariato con Consiglio di Zona Cervia Centro e Gruppo Scout Agesci Cervia 1 Scambiamenti; associazione Fattore D in partenariato con associazione psico pedagogica Helper.

L’Amministrazione procederà ora all’istruttoria delle adesioni, per poi costruire, insieme alle associazioni proponenti, progetti mirati alle esigenze del territorio di riferimento. Dopo aver raccolto i bisogni della zona, infatti, verranno pensati servizi mirati, gestiti da volontari, ai quali verrà fatta formazione specifica. 
Come specificato nell’Avviso, le Porte di comunità promuoveranno azioni di contrasto alla solitudine involontaria dovuta all’impoverimento delle reti familiari e realizzeranno progetti di welfare di comunità per generare relazioni e far incontrare i bisogni di chi si trova in condizioni di difficoltà con i talenti e le disponibilità di chi desidera donare parte del proprio tempo alla comunità.

Queste le azioni richieste alle Porte di Comunità: rilevare i bisogni e le richieste dei cittadini in condizioni di difficoltà residenti nel quartiere dove ha sede la Porta di Comunità, attivare una campagna di ricerca volontari fra i residenti per cercare di costruire soluzioni nell’ottica del buon vicinato, come ad esempio compagnia a soggetti soli, supporto per la spesa, piccoli lavoretti domestici, ritiro e distribuzione di eccedenze alimentari, ritiro-ricette e consegna farmaci a domicilio, cura di piante e piccoli animali domestici ecc. Inoltre offrire informazioni e aiuto nell’orientamento ai servizi pubblici e privati del territorio e promuovere l’informazione sulle iniziative in programma nel quartiere per far crescere le occasioni di incontro e di partecipazione fra cittadini.

Al termine della valutazione delle proposte pervenute il Comune definirà la prima  composizione "ufficiale" della Rete di Porte di Comunità cittadina, che sarà caratterizzata con un logo e con insegne specifiche. Le attività avranno poi avvio secondo la tempistica prevista nelle singole proposte, e comunque entro un massimo di sessanta giorni dall'esito definitivo dell'Avviso. Va comunque evidenziato che il progetto Porte di Comunità si tratta di un progetto in divenire, che può crescere e attivare ulteriori punti d’ascolto. L’Amministrazione è disponibile ad accogliere e valutare eventuali nuove proposte.

L’assessora al Welfare Bianca Maria Manzi: “Siamo molto soddisfatti del numero di adesioni al nostro progetto, che dimostrano una grande partecipazione di molte realtà che, insieme al Comune, vogliono costruire relazioni e diffondere la cultura del welfare generativo.  Le Porte di comunità sono un nuovo tassello, conseguente all’attivazione del Tavolo delle risorse, delle nostre politiche sul Welfare dell’Aggancio, nato anni fa proprio per avere sentinelle nei vari territori, che grazie ai loro talenti, possano attivare relazioni tra le persone a sostegno e supporto di chi ha bisogno e di tutta la comunità”. 

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