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Cronaca Cervia

Cervia, secondo incontro del progetto europeo Culturecovery

L’avvio di Culturecovery era stato organizzato in settembre a Cervia, quando nella città del sale, capofila del progetto, si erano ritrovati i 9 partner europei per presentare la propria realtà e pianificare le attività.

Si è svolto in Slovenia, nelle giornate del 13 e 14 febbraio, il secondo incontro  del progetto europeo Culturecovery. L’avvio di Culturecovery era stato organizzato in settembre a Cervia, quando nella città del sale, capofila del progetto, si erano ritrovati i 9 partner europei per presentare la propria realtà e pianificare le attività.

Durante il meeting in Slovenia, che si è svolto nella tourist farm Andrejevi di Narin, nell'area dei Seasonal Lakes, sono state raccolte le best practices nella gestione degli ecomusei. Cervia ha presentato alla comunità internazionale il percorso della mostra partecipativa “Ti racconto una cosa…”, di cui sono state organizzate cinque edizioni. La mostra, come noto, prevede la partecipazione dei cittadini che portano un oggetto per loro significativo e attraverso di questo raccontano il loro legame con il territorio.

Finanziato nell’ambito del programma Europeo di cooperazione territoriale Europa Centrale 2014-2020 nell’ambito dell’asse prioritario “Cooperazione per la tutela delle risorse naturali e culturali per una crescita sostenibile nell'Europa centrale”, e in particolare all’interno dell’obiettivo “Migliorare le capacità per l'uso sostenibile dei beni culturali e del patrimonio culturale”, il progetto “CULTURECOVERY - Protezione e recupero del patrimonio culturale immateriale dell’Europa centrale attraverso Ecomusei, come motore della crescita locale” ha come obiettivo principale quello di preservare e valorizzare il patrimonio immateriale, risultato della relazione tra popolazioni e territori, preziosa fonte di tradizioni, manufatti, prodotti tipici dei paesi partner del progetto. 

Durante l’incontro in Slovenia sono inoltre stati ribaditi gli obiettivi per i prossimi mesi: i paesi coinvolti lavoreranno insieme per esplorare il contributo delle nuove tecnologie e delle industrie creative per accrescere la solidità organizzativa e gestionale degli ecomusei e renderli protagonisti di una nuova offerta turistica.

CULTURECOVERY ha una durata di 3 anni e prevede un investimento totale di € 1.545.855, co-finanziato dai fondi FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Il Comune di Cervia è capofila del progetto, mentre gli altri partner provengono dall’Italia (Delta 2000), dall’Ungheria (Lake Valenciei  Foundation e Agenzia per lo sviluppo e il coordinamento del Lago Balaton di Siofok), dalla Polonia (Fondazione per la popolazione attiva e la pace di Cracovia), dalla Slovenia (Comune di Pivka), dalla Croazia (Associazione Ecomuseo Casa della Batana di Rovinjo e Comune di Moscenicka Draga) e dall’Austria (Associazione per Sviluppo Rurale della Stiria di Graz). 

Il budget del Comune di Cervia è di € 250.820, di cui l’80% viene finanziato dal fondo FESR e il 20% dal fondo di rotazione del Ministero dell’Economia e finanza.

Tra le attività pianificate nell’ambito di CULTURECOVERY, ci sono la ricognizione di migliori prassi a livello europeo nella gestione degli ecomusei e nella valorizzazione della cultura immateriale; 3 workshop di partecipazione in ciascun territorio con i cittadini per verificare i suggerimenti delle comunità per definire azioni di protezione del patrimonio culturale; attività di formazione per i manager e i gestori degli ecomusei nei paesi partner; visite studio (a Rovinio in Croazia, sul Lago Balaton e a Graz) per un confronto a livello europeo; lo sviluppo di un Piano d’Azione per la gestione innovativa degli Ecomusei; attività di comunicazione; la realizzazione di azioni pilota basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie.

A proposito di quest’ultimo punto, a Cervia il Comune installerà delle colonnine in 6 punti del centro storico, che “racconteranno” le testimonianze dei cittadini sulla storia e sul patrimonio di quel particolare luogo. Inoltre nella città del sale verranno portati avanti processi partecipativi, attraverso workshop, per coinvolgere i cittadini, gli stakeholders e le scuole, con lo scopo di creare una “mappa di comunità” del territorio cervese.
Gli incontri di coordinamento tra i partner sono previsti ogni 6 mesi.

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