Cesare Tavella ucciso dall'Isis? Scetticismo di Italia e Bangladesh
Si sta verificando la rivendicazione dell'Isis sull'uccisione del cooperante di Bagnacavallo Cesare Tavella. Sia da parte delle autorità italiane, che di quelle del Bangladesh, c'è scetticismo sulla matrice dell'estremismo islamico
Si sta verificando la rivendicazione dell'Isis sull'uccisione del cooperante di Bagnacavallo Cesare Tavella. Sia da parte delle autorità italiane, che di quelle del Bangladesh, c'è scetticismo sulla matrice dell'estremismo islamico come movente dell'omicidio.
Il governo sta quindi verificando l'attendibilità della rivendicazione, "ma l'essenziale e' che c'e' stato un brutale assassinio di un italiano che lavorava in Bangladesh, un italiano che lavorava molto bene, che svolgeva un compito molto apprezzato. Per questo siamo vicini alla famiglia". Lo ha ribadito, fuori dall'aula del Consiglio di Sicurezza a New York il ministro degli esteri Paolo Gentiloni.
Meno “attendiste” le posizioni del paese asiatico, che nega la pista islamica e spiega come neanche Roma ci creda più di tanto. Ad affermarlo, in questo caso, e' il ministro dell'Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan Kamal. Il comunicato con cui un sedicente Stato islamico ha rivendicato l'omicidio del cooperante, avvenuto lunedi sera' nel quartiere diplomatico di Dacca, e' "senza fondamento", ha aggiunto il ministro conversando con i giornalisti. Poco prima aveva presieduto una riunione con una rappresentanti dell'ambasciata italiana: "Loro (la delegazione italiana, ndr) -ha riferito Asadusazzan Khan Kamal - hanno affermato che Tavella era forse entrato in confitto con qualcuno, data la sua attivita' di attivista di una ong, e che vi potrebbero essere altri moventi dei quali non siamo a conoscenza". In ogni caso, ha concluso il ministro, la delegazione italiana "e' d'accordo con noi: questo non e' stato un lavoro dell'Isis".