Lo chef stellato: "I 30 piatti che un italiano deve saper cucinare". Ci sono anche i cappelletti
Tra i piatti immancabili nel ricettario di ogni bravo italiano ci sono anche i cappelletti, tuttavia la ricetta dello chef stellato è piuttosto insolita
Se doveste scegliere un piatto da mangiare per il resto della vostra vita, quale scegliereste? Nella lista dei cibi preferiti di ogni romagnolo "doc" non possono mancare i cappelletti: quello ravennate si distingue dagli altri per essere ripieno esclusivamente di formaggio. Niente carne sotto la sfoglia all'uovo, solo Parmigiano Reggiano, formaggio tenero (a seconda dei gusti), uova e noce moscata. A Ravenna è tradizione cuocerli nel brodo e poi condirli col ragù, ma diciamocelo: i cappelletti sono buoni in ogni salsa.
Talmente buoni che lo chef due stelle Michelin Giancarlo Perbellini, presidente dell'Associazione nazionale italiana dei ristoratori, li ha inseriti, secondo il sito Business Insider, nella lista delle 30 ricette che un italiano non può non conoscere. Nell'elenco non mancano naturalmente i "grandi classici" come la pizza, la parmigiana, gli arancini, gli spaghetti al pomodoro, le lasagne, la carbonara e il tiramisù, ma tra i piatti immancabili nel ricettario di ogni bravo italiano ci sono anche i cappelletti. Tuttavia la ricetta dello chef stellato è piuttosto insolita: nel suo ristorante veronese, infatti, Perbellini propone cappelletti farciti con porri brasati conditi con burro e grana padano e serviti su una spuma di squacquerone.