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Cronaca Faenza

L'alluvione non ha rispetto neanche per i defunti: distrutto il cimitero a Faenza

Gli allagamenti hanno interessato anche il camposanto. Distrutti muri e lapidi, allagati i settori. Chiusa anche via Firenze per un evidente dissesto

I danni che il Lamone ha causato alla città di Faenza sono ingentissimi. A causa delle esondazioni e delle rotture dell’argine non sono state risparmiate dall’acqua le abitazioni, le infrastrutture, e le aziende, così come i luoghi sensibili: il campo da calcio del Faventia ai Salesiani, la Biblioteca Manfrediana con migliaia di volumi definitivamente irrecuperabili, il Museo Guerrino Tramonti in Borgo e anche il cimitero.

L’acqua infatti era arrivata ad allagare la zona Orto Bertoni, via Marconi, via Firenze nello snodo viario che porta verso Brisighella. Qui la circonvallazione è stata riaperta nei giorni scorsi, ma nella giornata di sabato a essere chiusa è stata Via Firenze dal tratto compreso tra la rotonda del Passatore all’intersezione con via Einaudi in viale Marconi. La causa: un evidente dissesto stradale. Proprio lungo tale asse si colloca il cimitero, al cui ingresso qualche giorno fa era stato posto un nastro bianco e rosso per limitarne l’accesso e dall’esterno nitidamente, si vedeva l’allagamento del piazzale. All’interno invece l’acqua ha causato ingenti danni. Il muro centenario è stato completamente sfondato e l’acqua ha allagato il camposanto in più settori, senza curarsi di lapidi e monumenti funerari, che ora si presentano sotto forma di macerie.

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