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Cronaca

Circa 300 lavoratori dei consorzi di bonifica in sciopero

Nella mattinata di martedì 6 novembre in occasione dello sciopero, proclamato da Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil, dei lavoratori dipendenti dei consorzi di Bonifica della Romagna, si è svolto il presidio

Nella mattinata di martedì 6 novembre in occasione dello sciopero, proclamato da Fai Cisl, Flai
Cgil e Filbi Uil, dei lavoratori dipendenti dei consorzi di Bonifica della Romagna, si è svolto il
presidio di fronte alla Prefettura di Ravenna, in piazza del Popolo, terminato con il ricevimento da
parte del Prefetto Bruno Corda, di una delegazione sindacale.

“Abbiamo manifestato al Prefetto, le motivazione che sono alla base della nostra protesta,
finalizzate a modificare la posizione dei rappresentanti dei consorzi di Bonifica che riteniamo del
tutto inaccettabile e insufficiente a salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni –
commentano i rappresentanti sindacali di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil -. Il Prefetto Corda, che
ringraziamo per la sua disponibilità, ci ha garantito che riferirà al Governo e al Ministero
competente, i contenuti dell’incontro avuto con noi.” Sono centinaia i dipendenti dei consorzi di
Bonifica dell’Emilia Romagna e di questi circa 300 lavorano nei consorzi di bonifica di Romagna
Centrale e Romagna Occidentale.

“La data di oggi, – concludono i sindacati – è volutamente stata individuata perchè evocativa del 6
novembre 1966, giorno dell'alluvione di Firenze, al fine di ricordare a tutta la cittadinanza
l'importanza che svolgono questi lavoratori per quanto concerne il presidio e la tutela del nostro
territorio. Per questo motivo, anche alla luce dell’adesione allo sciopero di oggi, metteremo in
campo qualsiasi azione al fine di creare le condizioni per la riapertura di un tavolo di trattativa che
permetta il concretizzarsi del giusto riconoscimento a questi lavoratori”.

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