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Cronaca

Cittadinanza agli stranieri, in Consiglio gli odg di Pd e LpRa

L'ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd Cavicchioli, "sull'importante tema del riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri" non sarà il solo ad essere discusso

L’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd in consiglio comunale, Matteo Cavicchioli, “sull'importante tema del riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri” non sarà il solo ad essere discusso dal consiglio comunale nella seduta di giovedì 25 ottobre. Infatti, è stato presentato da Lista per Ravenna, sullo stesso argomento, un ordine del giorno in opposizione.

Rileva il capogruppo Alvaro Ancisi: “Non disconoscendo il problema del milione di minorenni stranieri che vivono in Italia senza essere cittadini italiani, si propone che il dibattito parlamentare in materia di riforma del diritto di cittadinanza si orienti, al riguardo, in modo nettamente diverso da quello richiesto dal PD. L’ordine del giorno del PD chiede che tutti i minorenni stranieri nati in Italia figli di genitori stranieri “sorpassino” i genitori nell’acquisizione dello status di italiani, acquisendo automaticamente, alla nascita, la cittadinanza del nostro paese. Altrettanto per i minorenni stranieri che arrivano in Italia, purché abbiano compiuto un ciclo scolastico (magari anche solo di scuola materna). In sostanza, com’è scritto espressamente nel documento, si vuole sostituire il principio vigente dello ius sanguinis, cioè la nascita da un genitore già in possesso di tale cittadinanza anche se di origine straniera, con lo ius soli, cioè la nascita o addirittura solo la residenza sul suolo italiano da genitori che non ne sono in possesso”.

Invece, “l’ordine del giorno di Lista per Ravenna “dissente” esplicitamente da tale pretesa, proponendo un approccio alternativo, espresso nella parte dispositiva, in cui si invitano “le istituzioni competenti a proporre e ad approvare le leggi valide sul suolo nazionale ad operare affinché ogni riforma del diritto di cittadinanza italiana a stranieri minorenni sia messa a punto tramite la definizione di criteri che abbiano alla base il rispetto dei seguenti valori: effettiva accertata integrazione sociale;  stabile radicamento sul territorio italiano; conoscenza e condivisione del sistema di leggi e di norme che regolano la convivenza civile nel nostro paese, e in particolare;
conoscenza e condivisione dei doveri che, unitamente al riconoscimento dei diritti, fanno capo ai cittadini italiani”.

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