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Cronaca

Classi 'pollaio', i genitori sempre più arrabbiati minacciano esposto in Procura

E’ quanto emerso dall’ennesimo incontro tra genitori, nel tentativo di convincere l’Ufficio Scolastico Regionale ad attivare la quarta classe prima presso la scuola secondaria di primo grado “Zignani”

“Il bene e la sicurezza dei nostri figli prima di tutto”. E’ questo il sunto di quanto emerso dall’ennesimo incontro tra genitori, nel tentativo di convincere l’Ufficio Scolastico Regionale nell’attivare la quarta classe prima presso la scuola secondaria di primo grado “Zignani” a Castiglione di Ravenna. Una protesta contro quelle che sono state definite dagli stessi genitori "classi pollaio".

"Come spesso succede, sono i soldi il problema - spiegano i genitori - Quattro le classi uscenti di terza media e quattro le classi di quinta elementare iscritte al primo anno, ma ne verranno attivate soltanto tre. I tagli all’istruzione operati a livello ministeriale, infatti, hanno comportato la decisione di non concedere l’attivazione di quattro classi prime, nonostante la presenza di un’aula che rimarrà vuota con il conseguente sovraffollamento delle tre classi rimanenti. Una situazione davvero problematica, che più e più volte è stata denunciata alla Dirigente scolastica e l’Ufficio Scolastico Regionale anche da parte dei genitori e da parte dei Comuni di Cervia e Ravenna, che si sono schierati al loro fianco. Problemi legati innanzitutto alla sicurezza: le normative sanciscono “un affollamento massimo ipotizzabile fissato in 26 persone per classe”, questo per permettere un corretto e rapido deflusso verso l’esterno in caso di pericolo o di incendio. Attualmente, le 3 classi sono composte da 27 alunni ciascuna, cui va aggiunto il professore e l’eventuale insegnante di sostegno. In questi casi, la normativa richiede una specifica assunzione di responsabilità da parte della Dirigente Scolastica la quale tuttavia, nella lettera inviata all’Ufficio Scolastico Regionale, segnalava come “indispensabile l’attivazione di una quarta classe prima in quanto è stato raggiunto il numero massimo di capienza per ogni aula scolastica. In tali condizioni non sono garantite le norme di sicurezza”. Lettera che tuttavia non ha ancora ricevuto risposta".

La situazione è molto delicata: "Nel totale dei neo iscritti - continuano i genitori - sono stati segnalati numerosissimi casi di ragazzi con certificazione DSA e BES e inoltre 2 alunni in situazione di disabilità grave, per i quali era stata richiesta l’attivazione della classe ridotta, “non concessa”. Sentiamo tanto parlare di cambiamento, di futuro, di giovani a cui dobbiamo permettere di inseguire i propri sogni, ma poi all’atto pratico anteponiamo una mera questione economica a fronte di problematiche inerenti l’istruzione dei nostri figli. Non si comprende gli enormi danni a livello didattico che andremo a compiere nei loro confronti. Le scuole medie rappresentano il primo vero salto nel mondo dei grandi, con un diverso approccio allo studio e un cambiamento nei rapporti interpersonali con gli insegnanti e con i compagni. Sentiamo parlare tante volte di bullismo a scuola, leggiamo sui giornali di episodi di vera e propria violenza, dovuti spesso propri alla mancanza di spazi adeguati a cui gli alunni hanno diritto. Come genitori siamo preoccupati dall’assenza di risposte provenienti dagli uffici preposti a prendere determinate decisioni, ma combatteremo fino alla fine intraprendendo qualsiasi strada che possa far comprendere il nostro punto di vista e il perché di così tanta tensione. Saremo pronti e preparati a segnalare qualsiasi anomalia di cui verremo a conoscenza e saremo pronti anche a intraprendere vie legali ed esposti nei confronti della Procura della Repubblica. Quella Repubblica che, secondo l’articolo 3 della Costituzione, “ha il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana"".

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