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Cronaca

Classifica della criminalità, Ravenna 17esima in Italia. Ma è prima per furti in abitazione

Pessima la situazione relativa alle violenze sessuali, con Ravenna all'ottavo posto, e la sezione sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, col ravennate al sesto posto

Ravenna è ancora 'maglia nera' in Italia per i furti in abitazione. Nella geografia del crimine la classifica del Sole 24 Ore, che lunedì ha pubblicato l''indice della criminalità 2020', va dal primo posto di Milano (la "capitale" delle denunce) a Oristano (la più sicura), per numero di denunce in rapporto alla popolazione residente. Si confermano le criticità legate alla sicurezza nelle grandi aree metropolitane, tutte tra le prime 20 province della classifica. Bologna sale al secondo posto, seguita da Rimini al terzo.

Roma è al settimo posto con una flessione del 18,3% nel 2020 ma con un aumento del 12,5% nei primi sei mesi del 2021. Firenze si distingue per il calo più marcato di reati nel 2020, in flessione anche nei primi sei mesi del 2021. Padova risulta quella più sotto pressione per i reati di droga, Parma per le rapine nei negozi, Imperia per percosse e lesioni dolose denunciate.

Ravenna prima in Italia per denunce per furti in abitazione

Ravenna si posiziona al 17esimo posto su 106 province con 13.576 denunce - negli ultimi anni era sempre stata al 15esimo posto, guadagnando così quindi due posizioni. In Romagna fa peggio Rimini, al terzo posto, mentre Forlì-Cesena si piazza al 40esimo posto. Per quanto riguarda i danneggiamenti, invece, la città dei mosaici si colloca in 40esima posizione, con 1349 denunce. Nella sezione truffe e frodi informatiche Ravenna è verso il fondo della classifica, al 76esimo posto, mentre è a metà classifica (56esima posizione) per delitti informatici. Per i reati connessi alla droga la provincia si posizione al 36esimo posto in Italia.

Pessima la situazione relativa alle violenze sessuali, per le quali Ravenna si colloca in "top ten", all'ottava posizione, con 43 denunce (11 ogni 100mila abitanti), davanti a Rimini al nono posto. Male anche la sezione sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, nella quale la nostra provincia è addirittura al sesto posto. 60esimo posto per Ravenna nella categoria estorsioni, 27esimo in quella percosse, 36esimo per le minacce e 15esimo per le lesioni dolose. Nella sezione tentati omicidi, Ravenna è al 78esimo posto con tre tentativi di omicidio.

Male anche la situazione dei furti, con il ravennate in 16esima posizione e 5502 denunce. Tanti i furti con strappo (21esimo posto) e quelli nei negozi (20esimo posto), ma ad avere la peggio sono quelli in abitazione: in questa sezione Ravenna è al primo posto in Italia, con 1601 denunce (410,9 ogni 100mila abitanti). Tante anche le rapine (37esima posizione) e soprattutto quelle in abitazione, per le quali Ravenna è al 14esimo posto, in banca, con la città dei mosaici all'ottava posizione in classifica, e negli uffici postali (11esima posizione). Brutta posizione in classifica anche nella sezione contrabbando, con Ravenna al quinto posto dietro Napoli, Caserta, La Spezia e Genova.

Le critiche

"Ancora una volta Ravenna conquista il primo posto nella classifica nazionale dei furti in abitazione, triste primato della nostra città - commenta Veronica Verlicchi, capogruppo della Pigna - Una situazione ormai assodata da tempo e che per anni la nostra lista civica ha cercato di contrastare presentando proposte alla giunta de Pascale atte a ripristinare un adeguato grado di sicurezza urbana nel nostro Comune.lUso delle telecamere intelligenti, riapertura dei presidi della Polizia Locale, utilizzo delle guardie giurate, Daspo, maggiore pattugliamento. Sono solo alcune delle decine di proposte che abbiamo avanzato e che sono state sistematicamente respinte da de Pascale. Secondo il sindaco e il suo assessore alla sicurezza, Ravenna é una città sicura e chi dice il contrario fa solo del disfattismo. Eppure infatti è persino le classifiche smentiscono de Pascale. Anche per quanto riguarda reati gravissimi come la violenza sessuale e il contrabbando, la nostra città é purtroppo nella top ten. Di fronte a questa ennesima infausta classifica, ci chiediamo se il neo rieletto sindaco e la sua giunta si sveglieranno dal torpore amministrativo che li ha avvolti in tutti questi anni per accorgersi, finalmente che il nostro territorio necessità di interventi immediati e concreti. La sicurezza non é problema fine a se stesso poiché ove questa é assente, altri settori come ad esempio quello turistico e quello imprenditoriale, ne risentono. Chi può essere attirato a investire a Ravenna se la la sua impresa rischia di essere soggetta a furti? Ci auguriamo che la sicurezza urbana entri finalmente nell’agenda della giunta de Pascale togliendo una volta per tutte quel paraocchi per il quale il Partito Democratico e i suoi alleati continuano a volerci far credere che a Ravenna vada tutto bene. Dal canto nostro, l’impegno é sempre quello di pungolare l’amministrazione affinché intervenga laddove necessario, auspicando che prima o poi si arrivi anche a prevenire e non solo ad intervenire".

"Negli ultimi cinque anni la maggioranza ha approvato telecamere a profusione, taser e perfino un nuovo regolamento di polizia urbana - aggiungono da Ravenna in Comune - Come Ravenna in Comune avevamo più volte ribadito come per noi si fosse sbagliato strada. Certo non è armando la municipale, disseminando di telecamere la città e reprimendo la povertà che ridurremo la piaga dei furti. Ci auguriamo che il nuovo Consiglio Comunale, che si insedia martedì, possa correggersi. In tutta confidenza, però, non ci contiamo troppo".

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