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Cronaca

Ravenna perde punti, ma è al top in Italia per giovani e anziani: la classifica sulla Qualità della vita

Ravenna perde posizioni nella 32esima edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane. Ma è al top per la qualità della vita di giovani e anziani (e anche di bambini e donne)

Ravenna, dopo il miglioramento del 2020 - quando era passata dal 39esimo al 22esimo posto - perde posizioni nella 32esima edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata lunedì dal Sole 24 Ore. La nostra città, infatti, è precipitata al 27esimo posto, perdendo così 5 posizioni rispetto all'anno scorso. Rispetto al rapporto sulla qualità della vita in Italia 2021 stilato ogni anno da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, Ravenna guadagna due posizioni (in questa classifica è infatti 29esima).

Quest'anno guida la classifica Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Nella classifica 2021 il capoluogo giuliano conquista anche il primato nell'indice tematico di 'Cultura e tempo libero', arriva seconda in 'Affari e lavoro' e quarta in 'Ambiente e servizi'. Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto.

L'indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di "indici sintetici" (cioè che a loro volta aggregano più parametri): quest'anno la storica indagine consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia - grazie a un'analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all'anno precedente - e quali sono i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della 'Qualità della vita di bambini, giovani e anziani', che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l'indice della 'Qualità della vita delle donne', presentato lunedì per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere.

I risultati dell'indagine evidenziano che tra le prime dieci province, sette sono del Nord-Est: Bolzano (quinta), Pordenone (settima), Verona (ottava) e Udine (nona) che confermano la loro vivibilità e Treviso (decima) è l'unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne. Confermate nella top ten anche Aosta (quarta) e Bologna (sesta). Il capoluogo emiliano, in testa nell'edizione 2020, scende di qualche posizione ma conquista il primo posto in 'Demografia, società e salute' soprattutto grazie agli elevati livelli di istruzione della popolazione. Le province lombarde ri-conquistano tutte diverse posizioni rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio. Nel 2020 la regione, più di altri territori, era stata particolarmente penalizzata dall'impatto dell'emergenza sanitaria, misurato ad esempio dal crollo del Pil pro capite in seguito al lockdown e dai dati sanitari (mortalità e contagi in primis).

SPECIALE RAVENNA: la nostra provincia punto per punto

Ricchezza e consumi

La nostra provincia si trova al 30esimo posto nella sezione ricchezza e consumi (-7 posizioni rispetto al 2020). In particolare, è 15esima nelle riqualificazioni energetiche, 22esima nel numero di beneficiari del reddito di cittadinanza, 38esima nella retribuzione media annua, 25esima nella spesa delle famiglia e 28esima nel prezzo medio di vendita delle case.

Affari e lavoro

In questa sezione, Ravenna si trova 35esima in Italia (+12 posizioni rispetto al 2020). Nello specifico, è 19esima nel tasso di occupazione, ma 106esima nell'imprenditorialità giovanile. 49esimo posto negli infortuni sul lavoro, 30esimo nelle start up innovative e 22esimo nelle imprese straniere.

Giustizia e sicurezza

Sezione più pesante questa per il Ravennate, al 74esimo posto (ma che guadagna comunque 24 posizioni). A pesare sono, ancora una volta, i furti in abitazione (Ravenna è fanalino di coda al 107esimo posto), ma anche l'indice di criminalità (91esimo), le rapine (71esimo), i reati legati agli stupefacenti (71esimo), il riciclaggio (75esimo). Prima posizione, invece, per la quota cause pendenti ultratriennali, 30esima per l'indice di litigiosità, 36esima nella mortalità per incidenti stradali e 48esima nelle estorsioni.

Demografia e società

Nella sezione demografia e società Ravenna si piazza al 20esimo posto (+8 posizioni rispetto al 2020). In particolare, è decima nella speranza di vita alla nascita, settima nel saldo migratorio totale, decime nelle acquisizioni di cittadinanza, 21esima per le persone che hanno almeno il diploma, 32esima per la presenza di medici di medicina generale e 38esima per la presenza di medici specialisti. 64esimo posto per il quoziente di natalità; male, invece, il numero di contagi Covid: in questa sottosezione, Ravenna è 99esima in Italia.

Ambiente e servizi

Ravenna guadagna 9 posizioni ed è 14esima. A far salire la nostra provincia sono in particolare la qualità della vita dei giovani (primo posto) e quella degli anziani (secondo). Quarta posizione per l'energia elettrica da fonti rinnovabili, sesta per le piste ciclabili, ottava per la qualità della vita dei bambini. Male, invece, i parametri relativi all'ambiente: la nostra provincia è 68esima nella qualità dell'aria, 61esima nella raccolta differenziata, 74esima nell'offerta del trasporto pubblico, 85esima nel tasso di motorizzazione (auto in circolazione ogni 100 abitanti). Male anche l'affollamento negli istituti di pena (91esima) e la presenza di farmacie (92esima).

Cultura e tempo libero

Crollo di posizioni per quanto riguarda cultura e tempo libero, con Ravenna che arretra di 20 posti e si ferma al 43esimo. A pesare sono in particolare il verde storico (90esima posizione), il legame sport e Covid (l'indice degli effetti negativi sui campionati, 89esima) e la presenza di librerie ogni 100mila abitanti (73esima). Meglio la spesa dei Comuni per la cultura (ottava), il patrimonio museale (nona), l'offerta culturale (15esima), l'indice di sportività (35esima), ma anche la presenza di ristoranti (31esima) e bar (46esima).

Qualità della vita delle donne

Nella sezione new entry 'Qualità della vita delle donne', Ravenna fa bene e si piazza al 13esimo posto (prima in Romagna ma dietro Ferrara, ottava), ma soprattutto guida la classifica in Italia della presenza femminile tra gli amministratori comunali (sul podio davanti a Cagliari e Prato). In particolare, è 18esima nella sottosezione tasso di occupazione femminile e 19esima nel tasso di occupazione femminile giovanile. Bene anche lo sport femminile (23esima), peggio nella sottosezione imprese femminili, 82esima, e in quella relativa alle denunce per violenza sessuale: Ravenna è 100esima, dietro a Rimini 99esima.

Qualità di vita dei giovani

Il Sole non ha dubbi: è Ravenna la provincia italiana dove vivono meglio i giovani. Ma il podio è tutto romagnolo, se si vuole includere Ferrara in Romagna: al secondo posto, infatti, troviamo la città estense, al terzo Forlì-Cesena. Entrando nel dettaglio, a premiare il ravennate sono le aree sportive all'aperto (quarta posizione) e i concerti (quinta). La città dei mosaici è 52esima nella sottosezione laureati e altri titoli terziari e 57esima nel tasso di disoccupazione giovanile. Settima invece nel saldo migratorio totale (differenza tra il numero degli iscritti e il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza per mille abitanti)e 105esima nell'imprenditorialità giovanile. Per quanto riguarda i canoni medi di locazione, Ravenna è 26esima, con un gap degli affitti tra centro e periferia che la pone 103esima. 21esimo posto, infine, per quanto riguarda gli amministratori comunali con meno di 40 anni.

Qualità di vita dei bambini

Nella classifica sulla qualità di vita dei bambini, che vede Cagliari al primo posto, Ravenna resta in top ten e si piazza ottava, tra Cremona e Trento. In particolare, la città bizantina è prima in Italia per posti disponibili in asili nido, 24esima nella retta media degli stessi asili, 15esima nella presenza di scuole con palestra o piscina, 18esima nel verde attrezzato e 29esima nell'indice sport e bambini. Male, invece, la presenza di pediatri ogni 1000 residenti (Ravenna è 81esima) e il numero di studenti per classe (104esima, fa meglio solo di Pavia, Arezzo e Parma).

Qualità di vita degli anziani

Anche per quanto riguarda la qualità di vita degli anziani, Ravenna conquista il podio ottenendo la "medaglia d'argento", dietro a Trento e davanti a Bolzano. Andando a vedere nello specifico, la nostra provincia è prima per numero di infermieri ogni 100mila abitanti seconda per quanto riguarda la presenza di orti urbani, nona nella spesa per trasporto di disabili e anziani 11esima nella speranza di vita a 65 anni. Ravenna è 35esima nell'importo medio delle pensioni di vecchiaia e nella presenza di biblioteche. Verso il fondo della classifica, invece (85esima posizione), nella spesa per l'assistenza domiciliare, 81esima nella presenza di geriatri e 84esima nella mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso.

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