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Cronaca

A Ravenna più 'criminalità' di Napoli: lo dice il Sole 24 Ore

C'è anche Ravenna tra le 10 province italiane con più reati in rapporto alla popolazione. Lo rivela una classifica del "Sole 24 ore" di lunedì, che mette in relazione il numero di reati denunciati e il numero di abitanti

C’è anche Ravenna tra le 10 province italiane con più reati in rapporto alla popolazione. Lo rivela una classifica del “Sole 24 ore” di lunedì, che mette in relazione il numero di reati denunciati rispetto al numero di abitanti di ogni territorio. Il risultato per la provincia Ravenna è quello di collocarsi all’ottavo posto a livello nazionale, con un numero di reati denunciati nel 2011 pari a 23.659, che significa 6.028 ogni 100mila abitanti.

RAVENNA 'PEGGIO' DI NAPOLI?  - Un dato considerevole, che colloca la provincia bizantina davanti a realtà considerate dall’opinione pubblica molto più problematica, come ad esempio Napoli, Reggio Calabria, Bari, Palermo. Dove, però, forse non tutti i reati vengono denunciati alle forze dell’ordine.

MOLTE DENUNCE - Ed è proprio qui che va ricercata anche una delle chiavi di lettura di questa graduatoria, che prende in considerazione (ovviamente) tutti i reati denunciati senza distinguere per il livello di gravità. Dunque territori tradizionalmente propensi a denunciare anche ogni piccolo evento come la Romagna, al momento di stilare delle classifica possono essere penalizzati.

IL RESTO DELLA CLASSIFICA - La classifica pone al primo posto in Italia la provincia di Milano, seguita a ruota da Rimini, che con 7001 reati ogni 100mila abitanti e 23.054 denunce in valore assoluto, si colloca nella posizione che non ti aspetti. Se poi, però, si considera anche la mole di turisti che ogni anno prende d’assalto la Riviera (e questo in parte vale anche per il Ravennate), allora si capisce una delle ragioni della ‘performance’ in questa graduatoria. A livello nazionale, al primo posto c'è Milano, al terzo Bologna, al quarto Torino e al quinto Roma. Le province più sicure sarebbero Oristano, Belluno, Potenza, Matera ed Enna. Forlì si colloca al 22esimo posto (4731 denunce ogni 100mila abitanti e 18.711 reati nel 2011), ma al primo per incremento percentuale di reati: + 18,3% in un anno. Nella stessa classifica Ravenna è quarta con un +13.7%, Rimini terza con +13.9%.

LEGA NORD - Gli eventi criminosi commessi nel 2011 sono incrementati a Ravenna del 13,7% rispetto al 2010. Il capoluogo bizantino è preceduto da città praticamente metropolitane come Milano, Bologna, Torino, Roma e Genova e da sole due città “minori” come Rimini e Prato. "Nei 5 capoluoghi di regione è evidente che la situazione può definirsi “attesa”, mentre per le sole due “provinciali” che ci precedono vanno fatte alcune riflessioni che evidenziano maggiormente come Ravenna abbia registrato nel 2011 le maggiori criticità rispetto alle altre città italiane", osserva il consigliere comunale della Lega Nord, Paolo Guerra.

"L’incremento di reati per la città Rimini, lo dicono gli analisti, è legato all’aumento di residenti e di domiciliati del periodo estivo e ciò non può dirsi per il nostro territorio il quale, pur a vocazione turistica, non è soggetto a insediamenti di tale entità. Prato è invece una città che mostra parte delle problematiche emerse con l’afflusso di lavoratori stranieri negli anni scorsi grazie allo sviluppo del distretto tessile ed industriale ma che oggi, con la crisi economica e la crescente disoccupazione, evidenzia il disagio sociale che sfocia in episodi di microcriminalità - continua Guerra, che incalza -. A fronte di quanto esposto, non è lecito ritenere che la nostra città sia la “provinciale” con le maggiori criticità e sia necessario porsi degli interrogativi? Se escludiamo il collegamento fra numero di reati denunciati con la dinamica del turismo estivo di Rimini e l’afflusso di lavoratori stranieri di Prato, non dobbiamo chiederci se i 23.659 reati di Ravenna siano quindi di tipo endemico? Ovvero, questi crimini sono influenzati da un afflusso di una parte di stranieri che si sono insediati a vario titolo nel nostro territorio ed in termini più o meno stabili? Non è forse il momento di fare alcune analisi politiche a fronte di queste situazione?".

"Questa Amministrazione ha la responsabilità e il compito di porre al centro dell’attenzione la sicurezza e il benessere dei cittadini che vivono in città e nelle tante località del forese spesso bersaglio di furti nelle abitazioni. Per questo intendo proporre, insieme ai colleghi degli altri movimenti di opposizione, un appuntamento nel quale il Sindaco e gli Assessorati competenti espongano la situazione aggiornata al primo semestre del 2012 dei reati commessi sul territorio di Ravenna, e quali azioni politiche si intende adottare a fronte della situazione emersa", conclude l'esponente del Carroccio.
 

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