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Cronaca

Come cambierà il nostro modo di muoverci? Il Comune lancia un sondaggio

Sul futuro del trasporto pubblico pesano grandi incertezze, ma proprio per dare una risposta adeguata si stanno valutando le opportunità per fornire un servizio che vada incontro alle esigenze dei cittadini

È in atto, dall’inizio dell’emergenza legata al Covid-19, una generale riflessione sulla mobilità delle persone le diverse soluzioni che potranno incentivare spostamenti che garantiscano sicurezza e sostenibilità ambientale. Sul futuro del trasporto pubblico pesano grandi incertezze, ma proprio per dare una risposta adeguata si stanno valutando le opportunità per fornire un servizio che vada incontro alle esigenze dei cittadini.

Il gruppo di lavoro per la mobilità personale del Tavolo di Coordinamento provinciale per la sicurezza e la ripresa sta già lavorando per una rimodulazione del trasporto pubblico locale e, in particolare, per predisporre l’avvio di quello scolastico quando ci sarà la riapertura delle scuole, secondo le disposizioni del Governo. La mobilità privata passerà, poi, dalla valutazione di come è cambiata e cambierà: ci si sposterà più in auto oppure in bicicletta? Diminuirà l’uso del trasporto pubblico? Che ne sarà dei servizi innovativi come bike e car sharing e della mobilità elettrica?

Per capire l’orientamento della popolazione il Comune di Ravenna ha aderito, dando il proprio patrocinio, al sondaggio pubblico lanciato da un gruppo di società e di associazioni del settore dei trasporti e della mobilità. Un modo rapido per conoscere abitudini e opinioni di chi si sposta tutti i giorni per lavoro o per altre esigenze. È possibile partecipare, lo possono fare tutti, attraverso la compilazione di un breve questionario online al seguente link. Poche semplici domande per capire come le persone si muovevano prima del Coronavirus, come hanno deciso di farlo durante l’emergenza e come pensano in futuro di cambiare le proprie abitudini per gli spostamenti.

“Più informazioni riusciremo a raccogliere, più avremo elementi per orientare la nostra azione – afferma l’assessore alla mobilità Roberto Fagnani - Naturalmente questo è uno strumento che potrà coadiuvare la nostra politica di rimodulazione della mobilità attiva da tempo e che, alla luce di questa emergenza, opportunamente occorre esaminare nel suo complesso. Presteremo attenzione alla mobilità elettrica, biciclette e monopattini, anche in base alle disposizioni governative che saranno contenute nel decreto rilancio. La micromobilità, infatti, può offrire spunti molto interessanti soprattutto se si riesce a connetterla con il trasporto pubblico che dovrà avere caratteristiche di sicurezza e intermodalità”.

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