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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca

Furti di biciclette, i consigli della Fiab per fermare i "predoni" delle due ruote

Un vademecum della Federazione italiana ambiente e bicicletta per provare a dissuadere i malintenzionati e salvaguardare il proprio mezzo

La bicicletta è un mezzo di trasporto comodo, ecologico e largamente utilizzato nel nostro territorio. E spesso finisce "sotto il tiro" di malintenzionati che le rubano, alimentando un circolo vizioso di furti che penalizza chi usa questo mezzo ecologico ogni giorno. Episodi che, purtroppo, continuano ad accadere e riempiono le cronache anche in questi giorni. La Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, già da anni ha stilato un vademecum per dare ai ciclisti alcuni suggerimenti utili che rendano difficoltosa la vita ai "predoni" delle due ruote.

Si va dalla prima tassativa regola di tenere sempre chiusa con lucchetto la propria bici, o in luoghi sicuri (portoni, cortili chiusi) anche se la si lascia incustodita per poco tempo. In città, inoltre, sarebbe consigliabile avere una bici con sella e ruote non a sgancio rapido e dotarsi di un lucchetto di buona qualità, preferibilmente con catene a maglia quadrata o con archetti.

Fiab, inoltre, traccia delle linee guida anche sull'uso dei portabicilette. Quelli presenti a Ravenna e in molte altre città sono quasi tutti bassi ed è possibile legare solo la ruota anteriore (ecco perchè sarebbe meglio evitare le ruote a sgancio rapido). In assenza di portabici, è utile legare la bicicletta a un palo saldamente ancorato al terreno, avendo però l’attenzione di non ostacolare il passaggio di pedoni o carrozzine.

La Fiab invita inoltre a denunciare sempre il furto della bicicletta, allegando una foto del mezzo, perché è un atto indispensabile per riavere il proprio mezzo in caso dovesse essere ritrovato. Fiab Ravenna, in particolare, consiglia di realizzare una scheda della propria bici nella quale indicare tutte le caratteristiche: dalla marca al numero di telaio (obbligatorio da qualche anno), dal tipo di sella al modello dei copertoni, dal modello di manubrio al nome del rivenditore dal quale è stata acquistata. Tutte notizie utili per dimostrare, in caso di ritrovamento, che quello è effettivamente il mezzo rubato.

Le 12 regole di Fiab contro i ladri di bicilette

1. Chiudere sempre (sempre!) la bicicletta, anche quando la si lascia per pochi istanti.

2. Parcheggiare preferibilmente in posti frequentati, lasciando il più possibile la bici “in vista”.

3. Nella bicicletta che si usa in città meglio non utilizzare ruote e selle a sgancio rapido.

4. Scegliere una buona chiusura anche se pesante e costosa o se la bicicletta è vecchia e di poco valore. Preferire catene a maglia quadrata (dopo un taglio non si torce facilmente) o archetti di buona qualità.

5. Fare in modo che la catena (o l’archetto) allacci la ruota anteriore e il telaio a un elemento saldamente ancorato al terreno, possibilmente una rastrelliera. La chiusura deve essere il più in alto possibile (per tagliare le catene più resistenti i ladri sono favoriti se possono poggiare a terra uno dei bracci della trancia) e la serratura meglio sia rivolta verso il basso (per complicare la possibilità di forzarla).

6. Quando si lascia la bicicletta parcheggiata in luoghi “a rischio” meglio utilizzare una seconda chiusura che allacci telaio e ruota posteriore ad un elemento ancorato a terra. Meglio ancora se questa seconda chiusura è diversa dalla prima, così il ladro sarà costretto a disporre di attrezzature diverse (ad esempio, trancia per la catena, sega per l’archetto).

7. Per brevi soste davanti ai negozi e per una seconda chiusura meno impegnativa e sempre disponibile (anche se meno sicura di una catena o di un archetto di qualità) può risultare molto comodo disporre di un lucchetto circolare sulla ruota posteriore.

8. Chiudere sempre le biciclette parcheggiate nei cortili. Nelle zone dove i furti sono più frequenti, è preferibile legare la bicicletta ad un elemento fisso (ancorata al muro o al pavimento o a un mobile) anche quando riposa in garage o in cantina.

9. Adottare tutti gli accorgimenti utili a favorire il riconoscimento della propria bici in caso di furto:
- fotografandola in modo che si possano individuare anche particolari come adesivi o abrasioni;  
- annotando il codice che molte case costruttrici incidono sotto la pedaliera;  
- facendo punzonare il proprio codice fiscale sul telaio (nelle città dove il comune ha attivato questo servizio) o ricorrendo ad uno dei molti sistemi di identificazione presenti sul mercato.

10. Se hai una bici elettrica è buona norma quando la parcheggi rimuovere la batteria e la centralina sul manubrio, per rendere inutilizzabile la bici in caso di furto.

11. In caso di furto, denunciare sempre. Alla denuncia andranno allegati la foto, il codice della casa costruttrice e una nota sulla posizione nella quale è stato eventualmente punzonato il codice fiscale (che potrà essere coperto con un adesivo dai ladri, ma difficilmente abraso). La denuncia è indispensabile per recuperare la bici una volta eventualmente ritrovata. È indispensabile anche per aggiornare amministratori e forze dell’ordine sulla gravità del problema e pretendere così azioni di contrasto efficaci.

12. Quando si compra una bicicletta assicurarsi che non sia rubata. Bisogna diffidare di “affari” proposti in modo sospetto e di prezzi troppo bassi. Se si decide di comprare, pretendere sempre un documento scritto che riporti gli estremi del documento di identità di chi vende, la descrizione della bicicletta, l’importo pagato e la data della transazione. Così si eviteranno possibili conseguenze penali (“l'incauto acquisto” e la “ricettazione” sono infatti considerati reati) e, soprattutto, non si darà una mano a chi ruba!

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