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Cronaca

Come funziona il disco orario motorizzato dei "furbetti" del parcheggio: e si può comprare online

Parcheggiare negli stalli a pagamento senza sborsare un euro e senza il pensiero di incappare in una multa: è quanto ha cercato di fare una 42enne che, nei giorni scorsi, è stata denunciata

Parcheggiare negli stalli a pagamento senza sborsare un euro e senza il pensiero di incappare in una multa: è quanto ha cercato di fare una 42enne che, nei giorni scorsi, è stata denunciata a Castel Bolognese dalla Polizia locale dell'Unione della Romagna faentina per truffa aggravata come "furbetta della sosta". In un parcheggio in centro città, infatti, la donna è stata scoperta con un ingegnoso disco orario motorizzato posto all’interno della propria auto in sosta. Durante il controllo, un agente in servizio a Castel Bolognese ha notato che l'auto presentava sul cruscotto un particolare dispositivo che, grazie a un motorino collocato dietro il cartoncino-indicatore del disco orario, spostava automaticamente in avanti la lancetta del disco orario come un orologio. Un modo per aggiornare continuamente l'ora di arrivo negli stalli di sosta e consentire così una sosta indisturbata per lunghi periodi. La donna si è quindi beccata una denuncia come  "furbetta della sosta".

Ma la donna denunciata non si è inventata nulla di nuovo: questi dischi orari motorizzati, infatti, si trovano facilmente in vendita sui siti di e-commerce - quali Amazon e eBay - a pochi euro. La loro vendita, infatti, è assolutamente legale: discorso diverso invece per il suo utilizzo, che comporta un illecito amministrativo e che addirittura può diventare reato penale.

Cosa si rischia ad utilizzarlo?

I casi, in sostanza, sono due: il primo si verifica quando il disco orario motorizzato è utilizzato per aggirare le limitazioni in quelle aree di sosta in cui il parcheggio è completamente gratuito, ma solo per un determinato numero di ore. In questo caso, aggirare le limitazioni costituisce una violazione dell’articolo 157 del Codice della strada, che impone di comunicare l’ora di inizio della sosta: la multa prevista può variare, in questo caso, dai 41 fino ai 169 euro. 

Più grave è il caso in cui, invece, il disco orario motorizzato è utilizzato in un parcheggio in cui la sosta è a pagamento fin da subito: in tal caso, infatti, si rischia di incappare in un illecito penale, in quanto il reato è compiuto nei confronti di una pubblica amministrazione o un'azienda pubblica (come il Comune). Aggirare le limitazioni in questo caso costituisce una violazione dell'articolo 640 del Codice penale, quello di truffa aggravata - lo stesso contestato alla donna di Castel Bolognese - e le multe vanno dai 309 ai 1549 euro, con anche il rischio di possibile reclusione da uno a cinque anni. 

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